Fuochi d'artificio al "Provinciale"| Trapani e Catania impattano 2-2 - Live Sicilia

Fuochi d’artificio al “Provinciale”| Trapani e Catania impattano 2-2

Primo tempo di marca granata, nella ripresa salgono in cattedra gli etnei. Le reti portano le firme di Abate e Basso per i padroni di casa, mentre è Leto a salvare i rossazzurri da una sconfitta che pareva inevitabile al rientro negli spogliatoi. Espulso Ciaramitaro.

TRAPANI –  Hanno provato a vincerla entrambe, è venuto fuori un pari che rispecchia l’andamento di una gara che ha viaggiato su ritmi vertiginosi, a tratti addirittura elevati per un campionato come quello cadetto. Trapani e Catania danno vita ad una battaglia tecnica, fisica e nervosa che può rappresentare un biglietto da visita lusinghiero per il calcio made in Sicily. Al bando i tatticismi all’italiana, granata e rossoazzurri hanno ricordato a un campionato spesso orfano di qualità e talenti che il calcio è gioco, spettacolo, gol. Per come si era messa la gara, il 2-2 maturato al “Provinciale” è un risultato che fa più bene alla formazione di Sannino, il cui merito è stato quello di evitare il tracollo rimanendo in partita dopo un avvio choc. Gli etnei, in realtà, avrebbero anche potuto vincerla ma sarebbe stata una punizione troppo severa per i ragazzi di Boscaglia, il cui approccio dopo il rientro dagli spogliatoi è stato fiacco. Un tempo per parte e un pari che, tutto sommato, può andar bene a entrambe le squadre.

L’avvio è di marca trapanese, con Nadarevic che sulla sinistra fa il bello e il cattivo tempo. I granata spingono e al 9’ passano: Capuano fa harakiri e con un retropassaggio da film di Dario Argento lancia in campo aperto Abate. Il centravanti non si fa pregare e buca Frison. Trapani in vantaggio, il “Provinciale” è una bolgia. La squadra di Boscaglia continua a macinare gioco, il Catania fatica persino a guardare gli avversari che imprimono alla gara un ritmo infernale. La naturale conseguenza dell’abissale differenza di passo tra le due contendenti è il raddoppio dei padroni di casa: Mancosu in area lavora un pallone nonostante la pressione dei rossoazzurri oggi in maglia gialla, sfera all’accorrente Basso che scarica sul palo più lontano. Due a zero e ciao Catania. O almeno così sembra.

In realtà, i due ceffoni subiti svegliano gli ospiti che, seppur in modo timido, alzano il baricentro e cominciano a farsi vedere dalle parti di Gomis. Il Trapani agisce di rimessa e lo scatenato Basso per poco non regala ad Abate il pallone che avrebbe fatto partire il rullo dei titoli di coda con un’ora d’anticipo. Prima Leto e poi Rosina vanno alla ricerca del jolly della domenica, tuttavia i loro tentativi si trasformano in involontarie pallonate all’indirizzo dei 404 sostenitori catanesi stipati nel settore ospiti. Al 34’ duro intervento di Spolli ai danni di Mancosu: Pasqua estrae il giallo, anche se l’entrataccia dell’argentino avrebbe forse meritato un provvedimento più severo. Poi si fa male Martinho: al suo posto Cani. In chiusura di tempo il primo vero sussulto ospite: girata di Rosina, respinge d’istinto Gomis, poi il tap-in proprio dell’albanese: palla alta. Si rientra negli spogliatoi, Sannino è tarantolato e pare intenzionato a divorare, oltre ai suoi uomini, persino il fondo in erba sintetica.

Ed in effetti in campo torna un Catania trasformato. Pronti, via e Leto la riapre fulminando di sinistro Gomis. Un giro di lancetta e per poco Escalante non riprende il Trapani con un colpo di testa, su azione d’angolo, che va a morire di appena due spanne sul fondo. I rossoazzurri prendono le redini del gioco con il piglio della grande squadra, schiacciano i granata nella loro metà campo e assaltano la porta avversaria. Il Trapani è tutto in una staffilata di Terlizzi che Frison neutralizza in due tempi. Al 72’ l’episodio che cambia ulteriormente volto al match: Ciaramitaro rifila una manata a Rinaudo, per Pasqua è rosso diretto. Il “Provinciale” protesta, ma il direttore di gara non torna sui propri passi.

La paura si percepisce in modo tangibile, Boscaglia avverte il pericolo e inserisce Zampa per un più che positivo Basso. Ma il Catania non si scompone, continua a macinare gioco e alla prima occasione perviene al pari: Cani se ne va sulla sinistra, pallone in mezzo per Leto che da un metro deposita alle spalle di un incolpevole Gomis. A quel punto Sannino capisce che può osare ulteriormente e inserisce Marcelinho. A quattro dal 90’ Rosina riceve palla all’altezza del dischetto ma si fa murare da Gomis di piede. Gli ultimi istanti regalano qualche brivido agli ospiti: prima Nadarevic costringe Frison a togliere il pallone dall’incrocio su punizione, poi i granata protestano per un presunto tocco di mano in area etnea. Ma per Pasqua può bastare così. Trapani-Catania termina 2-2.

TABELLINO

TRAPANI-CATANIA 2-2 (9′ Abate, 18′ Basso, 47′ e 75′ Leto)

TRAPANI: Gomis, Lo Bue (78′ Caldara), Pagliarulo, Terlizzi, Rizzato, Basso (74′ Zampa), Ciaramitaro, Feola, Nadarevic, Abate, Mancosu. A disposizione: Marcone, Daì, Martinelli, Barillà, Citro, Falco, Lombardi. All. Roberto Boscaglia

CATANIA: Frison, Sauro, Spolli, Capuano, Monzon, Almiron, Escalante, Rinaudo, Martinho (32′ Cani), Rosina, Leto (87′ Marcelinho). A disposizione: Terracciano, Ramos, Chrapek, Garufi, Odjer, Calello, Jankovic. All. Giuseppe Sannino

ARBITRO: Fabrizio Pasqua di Tivoli (Daniele Ceccarelli – Ciro Carbone)

NOTE – Ammoniti: Ciaramitaro (T), Spolli (C), Escalante (C), Sauro (C), Rizzato (T), Feola (T)


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