Spiati durante le trasferte per la droga da Trapani a Palermo- Live Sicilia

Trapani-Palermo, i figli del killer allo Zen: milza, estetista e cocaina

I retroscena del blitz che ieri ha portato all'arresto di 15 persone

PALERMO – Il rione palermitano dello Zen e Partinico si confermano due piazze per l’acquisto all’ingrosso di droga. Nel blitz dei carabinieri di Trapani – 15 le persone arrestate – sono stati ricostruiti i viaggi per comprare cocaina e marijuana dell’organizzazione che, secondo la procura trapanese, sarebbe stata guidata dai fratelli Salvatore e Giuseppe Bosco.

Figli del boss e killer

Sono i figli di Antonino Bosco, boss ergastolano di Castellammare del Golfo. Un nome che riporta indietro nel tempo, in un passato di morte e violenza. Antonino Bosco, 67 anni, sta scontando il carcere a vita per l’omicidio, avvenuto il 25 gennaio 1995, dei gemelli Giuseppe e Caterina Pirrone.

L’omicidio dei gemelli

Furono assassinati in piazza Bagolino, ad Alcamo. Fu uno “scambio di favori” tra le cosche trapanesi e i corleonesi Giovanni Brusca e Leoluca Bagarella, che spedirono nella città del trapanese un commando di killer. Ne faceva parte anche Salvatore Grigoli, l’assassino di don Pino Puglisi, il parroco di Brancaccio che sorrise ai suoi carnefici. Grigoli fu raggiunto accidentalmente da un colpo sparato da un altro sicario

I Pirrone si erano messi in testa di scalzare il capomafia Antonino Melodia. La reazione non si fece attendere. La vittima designata era Giuseppe Pirrone, ma sotto i colpi dei killer cadde anche la sorella che si trovata in macchina con lui.

I referenti palermitani per la droga

I referenti dei trapanesi per la droga allo Zen, così ha ricostruito la procura guidata da Gabriele Paci, sarebbero stati Domenico Bellomonte, Gabriele Piazza (abitano entrambi in via Rocky Marciano) e Marco Sciabica (residente in via Agesia di Siracusa). Il riferimento per le forniture a Partinico, invece, sarebbe stato Salvatore Ferrara.

Nel maggio 2020 Salvatore Bosco e Domenico Bellomonte hanno organizzato uno dei tanti incontri monitorati dai carabinieri. Bosco è arrivato in macchina allo Zen assieme a Ivan Ferro.

Nel maggio 2020 vengono registrate alcune conversazioni tra Bosco e Bellomonte.

“Sto facendo le sopracciglia”

“Venti minuti è sono da te che mi sto andando a mangiare un panino con la milza”, diceva Bosco. Bellomonte rispondeva: “Chiamami appena arrivi, appena sei li chiamami… io ho finito, sto facendo le sopracciglia, sto finendo la barba e ho finito”.

Pedinati durante le trasferte

A volte è stato il solo Ferro, a bordo di una Fiat Punto rossa, a muoversi in trasferta. Ed è stato immortalato nei pressi di una pompa di benzina in via Lanza di Scalea, la strada che conduce allo Zen. A fare da battistrada una Bmw serie 1, macchina usata da Piazza e Bellomonte. Al rientro a Castellammare del Golfo Ferro avrebbe scaricato la merce a casa di Bosco.


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