CATANIA – Venti cani, cuccioli e adulti, e un gatto, alcuni senza documenti e microchip, affidati in custodia giudiziale. Il sindaco Bianco: “Grazie al Servizio di Vigilanza ambientale e agli enti che hanno collaborato all’operazione”. Il presidente dell’Enpa Paradiso, “La lodevole attività dei volontari per le adozioni non può essere vanificata dal mancato rispetto delle regole”
Uomini del Servizio di Vigilanza ambientale del Corpo di Polizia municipale hanno denunciato a piede libero otto persone per maltrattamento di animali e sequestrato il furgone con cui questi ultimi – venti cani, cuccioli e adulti, e un gatto – stavano per essere condotti nel nord Italia.
Il sindaco di Catania Enzo Bianco ha espresso il proprio plauso per l’operazione al comandante del Corpo, Stefano Sorbino, ringraziando inoltre “Gli altri organismi che hanno consentito di portare a termine quest’azione, ossia l’Asp e l’Ente nazionale protezione animali, con i quali il Comune collabora proficuamente per le operazioni di microchippatura e per le adozioni degli animali abbandonati”.
Proprio una segnalazione dell’Enpa aveva consentito agli uomini coordinati dall’ispettore capo Antonio Lizzio, che dirige il Servizio di Vigilanza ambientale, di bloccare sulla tangenziale un furgone di colore bianco con la scritta “Trasporto animali vivi” con dentro i venti cani, molti dei quali meticci, e il gatto, tutti chiusi dentro delle gabbie affastellate l’una sull’altra. Da una verifica della Polizia municipale era subito emergerso che i cani – tra i quali un pittbull privo di microchip – provenivano da Catania e dalla provincia di Palermo ma che mancavano dei documenti di viaggio previsti dalle norme sul trasporto e dunque non era nota la loro precisa destinazione. Il Dirigente Veterinario di turno dell’Asp3 di Catania, constatatone lo stato di sofferenza, aveva dichiarato che gli animali non avrebbero potuto proseguire il viaggio e l’Autorità Giudiziaria li aveva affidati in custodia giudiziale.
L’autista del furgone e il responsabile del trasporto, insieme alle sei persone che avevano consegnato loro i cani e il gatto, sono stati come detto denunciati a piede libero per i reati di maltrattamento, omessa custodia e mal governo di animali.
“A causa di questi staffettisti improvvisati – ha commentato il presidente dell’Enpa di Catania Cataldo Paradiso – la lodevole attività svolta dai volontari per favorire le adozioni viene vanificata dal mancato rispetto delle regole e questo è inaccettabile. Molti di questi cani erano stati prelevati da canili per essere destinati a famiglie ed è incredibile che siano caduti in mano di chi continua a trattare gli animali come degli oggetti per fare soldi”.