Quattro migranti minorenni pestati: arrestati gli aggressori - Live Sicilia

Quattro migranti minorenni pestati: arrestati gli aggressori

Ad 'incastrare' i tre aggressori è stata la ripresa effettuata durante il pestaggio da una delle tre vittime tramite il suo smart phone.

SAN CONO – Sono stati violentemente colpiti con delle mazze da baseball da tre uomini, quattro giovani minorenni egiziani ospiti del centro di prima accoglienza per minorenni di San Michele di Ganzaria. I giovani migranti hanno raccontato di avere avuto poco prima del pestaggio – avvenuto nel pomeriggio di ieri – dei contrasti per futili motivi con i tre aggressori italiani già catturati dai militari. Ad avere la peggio fra le quattro vittime un sedicenne che ha riportato un grave ematoma al cervello. Quest’ultimo – ridotto in fin di vita – è già stato sottoposto ad un delicatissimo intervento di riduzione all’ospedale Garibaldi Nesima di Catania, dove rimane ancora ricoverato in prognosi riservata. Gli altri tre suoi connazionali sono stati giudicati guaribili in 5 giorni. Le indagini, subito avviate dai Carabinieri del comando provinciale di Catania e della compagnia di Caltagirone, hanno già portato all’identificazione e all’arresto, per i reati di tentato omicidio in concorso, lesioni personali e porto abusivo di arma impropria, dei tre aggressori: Antonino Spitale, di 18 anni, e i fratelli Giacomo e Davide Severo, di 32 e 23 anni. Ad ‘incastrare’ i tre uomini è stata la ripresa effettuata durante il pestaggio da una delle tre vittime tramite il suo smart phone. Ma gli aggressori non avrebbero agito da soli: durante l’assalto ai giovani egiziani, ad attenderli in auto erano rimasti altri due italiani. 

Le tre vittime si erano recate nel corso della mattinata di ieri a piedi a San Cono per visitare il mercato settimanale. Dopo avere acquistato delle magliette – come hanno raccontato i tre giovani migranti agli investigatori – dopo essere stati sottoposti alle dovute medicazioni in ospedale – si avviavano, sempre a piedi, per fare rientro al centro. Giunti a poche centinaia di metri dall’istituto d’accoglienza, gestito dalla cooperativa San Francesco, i quattro giovani migranti vengono improvvisamente circondati da due autovetture con a bordo cinque uomini. Dai veicoli scendono tre giovani armati ciascuno da mazza da baseball e uno anche di una pistola (poi risultata essere giocattolo). Mentre due rimangono in auto, i tre aggressori avvicinatisi ai minori stranieri, iniziano a colpirli ripetutamente con le mazze. In particolare si accanivano contro uno dei tre minori colpendolo con violenza al capo sia con le mazze che con il calcio della pistola. Gli altri tre immigrati invece venivano colpiti alle braccia e alle gambe. 

La prontezza di una delle vittime nel registrare immediatamente quanto stava accadendo si è rivelata fondamentale per il buon esito delle indagini. Grazie alla visione del filmato e alle ulteriori descrizioni fornite dai migranti aggrediti, gli investigatori hanno infatti identificato e tratto in arresto i tre aggressori. Questi ultimi rintracciati a San Cono, dopo ricerche serrate, sono già stati condotti in carcere a Caltagirone. Durante le perquisizioni effettuate nelle loro abitazioni, inoltre, i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato, in particolare in quella di Davide Severo, una pistola ad aria compressa marca Keymore cl. 6 mm di libera vendita, utilizzata per intimidire le vittime.

IL BOLLETTINO MEDICO DEL GARIBALDI-NESIMA. In relazione all’aggressione  avvenuta sabato scorso a S.M. di Ganzaria ai danni di un minorenne egiziano M. M.,  attualmente ricoverato presso la Rianimazione del P.O. Garibaldi-Nesima, si comunica che lo stesso è stato sottoposto a un intervento di svuotamento ematologico al cranio e si trova in stato di coma farmacologico. Dalla recente rilevazione radiologica effettuata mediante Tac si riscontra che l’ematoma è stato completamente rimosso. Oggi il paziente verrà sottoposto a valutazione neurologica. La prognosi resta riservata.

IL PROCURATORE VERZERA. “Stiamo indagando a tutto campo, nessuna pista è esclusa”. Così il procuratore di Caltagirone, Giuseppe Verzera, fa il punto sull’inchiesta aperta sulla violenta aggressione a tre egiziani minorenni. “Con i carabinieri – aggiunge il magistrato – stiamo sentendo molte persone per accertare la verità. Accertamenti sono in corso a San Cono per ricostruire le fasi precedenti il pestaggio. Resta il violento pestaggio di tre giovani egiziani da parte di persone del posto. Dobbiamo capire con certezza cosa è successo e perché”.

 

 

 

 


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