Tre tappe per “Il Grand tour dell'Etna” di Maria Lionti - Live Sicilia

Tre tappe per “Il Grand tour dell’Etna” di Maria Lionti

Da Nicolosi a Zafferana passando da Catania.

CATANIA – A dare il via al tour di presentazioni del libro di Maria Lionti, sarà Nicolosi mercoledì 28 dicembre alle ore 17:30 presso l’Aula Consiliare alla presenza del Sindaco Angelo Pulvirenti, del vulcanologo INGVBoris Behncke, dell’editore Salvo Bonfirraro, dell’autrice, del presidente della Pro loco Vincenzo Cavallaro, del presidente Kiwanis Etneo Rosaria Murabito, Antonio Sciuto, luogotenente governatore Kiwanis, Pippo Di Paola, già direttore del Parco dell’Etna e Barbaro Messina, direttore scuola di ceramizzazione, moderati dal giornalista Valerio Musumeci. 

Il 29 dicembre sarà invece l’Antica Libreria di Catania alle ore 17:30 a ospitare il racconto sugli intellettuali europei alla scoperta della Sicilia e dell’Etna, e anche in questa occasione saranno presenti il vulcanologo INGV Boris Behncke, l’editore Salvo Bonfirraro e l’autrice Maria Lionti, oltre a Maria Teresa Di Blasi, presidente BCsicilia Catania, Grazia Gennaro, consigliere CAI sez.Catania e Dario Stazione, presidente Società Dante Alighieri Catania, moderati dalla giornalista Maria Torrisi. 

Zafferana Etnea chiuderà il calendario di presentazioni martedì 3 gennaio alle ore 17:30, presso l’aula consiliare interverranno Salvo Coco, vicesindaco di Zafferana Etnea, Cettina Coco, assessore alla cultura di Zafferana Etnea, Giacomo Milazzo vicepresidente Legambiente Etneo, il vulcanologo INGV Boris Behncke, Salvo Caffo, vulcanologo Parco dell’Etna, Pippo Patti, docente di Scienze naturali, moderati dal giornalista Turi Caggegi.

 Ma cosa scopriremo leggendo “Il Grand Tour dell’Etna, un vulcano senza tempo”?

Goethe, Wagner, Sartorius, Loewe, sono solo alcuni degli uomini e donne che, attratti dal richiamo al classicismo rilanciato in Europa dallo Sturm und Drang, hanno viaggiato in Sicilia. 

Le loro avventure, le scoperte e i ricordi sono giunti a noi grazie a diari di viaggio di inestimabile valore che l’autrice Maria Lionti ha raccolto nel saggio Il Grand Tour dell’Etna un vulcano senza tempo, edito da Bonfirraro Editore. Il libro è arricchito dalla prefazione del vulcanologo INGV di fama internazionale Boris Behncke e dalle fotografie di Giuseppe Vitali.

Maria Lionti racconta il vulcano e il viaggio, “l’incontro tra queste due passioni e il desiderio di condividerle con il lettore costituiscono l’anima di questo libro”, spiega l’autrice, “Da una parte una montagna abitata da secoli, terra fertile, ricca di risorse e di bellezze paesaggistiche, dall’altra un vulcano attivo, oscillante tra mito e storia, oggetto di interesse scientifico e turistico”.

 Con i suoi 3000 metri di altezza, l’Etna che ci racconta l’autrice del Grand Tour dell’Etna, attraverso testimonianze inedite, non è solo il vulcano attivo più alto d’Europa, ma un gigante che si erge alle spalle della città di Catania, un monito e una guida per il popolo dell’intera isola di Sicilia.

Un popolo la cui storia è costituita da stratificazioni profonde che, proprio come la lava, i cui strati caratterizzano la terra della Sicilia, ne hanno plasmato la cultura e l’identità.

“A muntagna” è terra di mito e leggenda, e Il Grand Tour dell’Etna di Maria Lionti non può che partire dalla Sicilia di Omero ed Empedocle, una terra abitata da ninfe e ciclopi che, a distanza di secoli, sembrano, agli occhi degli dei viaggiatori europei, più reali che mai. 

Ma è infatti l’anima dell’uomo a compiere il vero viaggio di scoperta, l’anima che cerca ristoro e risposte, come quella di Goethe che sceglie l’inquietudine del vulcano per trovare una pace mai sperimentata prima.

“L’Italia, senza la Sicilia, non lascia alcuna immagine nell’anima: qui è la chiave di tutto. La purezza dei contorni, la morbidezza dell’assieme, la gamma delle sfumature, l’armonia che univa cielo, mare e terra. Chi lo ha visto l’avrà a cuore per tutta la vita.” (Goethe, Viaggio in Italia)

Ma la Sicilia de Il Grand Tour dell’Etna è anche protagonista di scoperte scientifiche, naturalistiche. Studiosi come il geologo Wolfgang Sartorius Freiherrn von Walternhausen o il biologo Ernst Haeckel sono infatti “interessati alla ricerca scientifica sul vulcano”, spiega Lionti, “Lo scrittore Gottfried Seume e il poeta Wilhelm Waiblinger ci hanno lasciato accurate descrizioni dei suggestivi paesaggi visti dalla sommità dell’Etna e dei sorprendenti effetti del sole, che sorge dai crateri sommitali, a conclusione dell’ardua scalata. 

 A colpire è soprattutto il viaggio audace di una donna inglese, Emily Loewe che accompagnata solo dalla madre, nel 1857 raggiunge la Sicilia, l’isola “amata da tutti gli dèi”, la cima dell’Etna e la Calabria, come lei stessa racconta nel suo diario. Era insolito per donne sole compiere viaggi così lunghi e difficili, della sua esperienza Emily Loewe racconta infatti che: “Nessuno credeva che saremmo partite, dato che viaggiare in Sicilia è alquanto insolito; solo il viso di un abitante del luogo potrebbe esprimere lo sgomento verso donne che girano senza essere accompagnate!!!”

Il Grand Tour dell’Etna è una testimonianza viva della nostra storia, della storia di tutti gli uomini, delle nostre passioni e contraddizioni, dell’attrazione che ognuno di noi sempre avrà verso la maestosità della natura, verso il mistero racchiuso nella nostra terra”, dichiara l’editore Salvo Bonfirraro, “Con il Grand Tour dell’Etna consegniamo al lettore non solo un diario di viaggio, ma ricordi, emozioni, una fonte di ispirazione alla scoperta della nostra terra”.

L’AUTRICE

Maria Lionti (Catania, 1967) insegnante. Vive a Novara. Partendo da una conoscenza delle lingue e letterature europee e del territorio etneo, ha approfondito la letteratura di viaggio del Grand Tour in Sicilia e sull’Etna, considerate tappe irrinunciabili del Grand Tour d’Italia. Il Grand Tour dell’Etna. Un vulcano senza tempo è frutto di questo lavoro di ricerca e di passione per la sua terra d’origine. Racconta dell’Etna per rendere omaggio al grande valore storico, letterario, geologico e paesaggistico di un vulcano al centro del Mediterraneo che da secoli si erge sull’Isola e tra la sua gente.


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