Truffa a Bagheria, chiede soldi per lavoro: arrestato finto avvocato - Live Sicilia

“Soldi per un finto lavoro”, arrestato finto avvocato e autista di ambulanze

Il 50enne è stato fermato mentre riceveva il denaro

PALERMO – Avrebbe promesso a una donna un posto di lavoro come centralinista in una clinica privata. Si sarebbe trattato di una truffa. I poliziotti hanno arrestato a Bagheria Dario Migliorisi, 50 anni, autista di ambulanza. Per rendere credibile il raggiro si sarebbe presentato come avvocato.

La truffa a Bagheria

Per completare la pratica servivano i documenti della donna e 1.180 euro per una polizza assicurativa. La vittima, sospettando potesse trattarsi di una truffa, ha deciso di rivolgersi alla polizia. Hanno organizzato un appuntamento in un bar del centro di Bagheria per la consegna del denaro.

All’incontro la vittima si è presentata scortata dagli agenti del commissariato che si sono tenuti lontano ma pronti a entrare in azione. Non appena hanno visto il passaggio della busta con i soldi hanno bloccato il cinquantenne.

Messo dinanzi al fatto compiuto, l’uomo avrebbe ammesso tutto. Il gip di Termini Imerese ha disposto i domiciliari.

Il precedente

Non è il primo caso che lo vede protagonista. Nel 2020 Migliorisi avrebbe millantato di potere fare assumere personale nelle cliniche private. Diceva di essere il “dottore Davide Siragusano” o “l’avvocato Massimo Bruno”, amico dei politici.

Si sarebbe fatto consegnare cifre tra mille e mille e 500 euro da consegnare in busta chiusa presso un’agenzia di poste private. La Procura di Termini Imerese nei mesi scorsi ha chiuso le indagini, ma non si conosce l’esito dell’udienza preliminare.

Nel “salotto” di Barbara D’Urso

Allora furono i poliziotti del commissariato Brancaccio a indagare partendo dalla denuncia di una persona a cui era stato promesso un fantomatico posto di lavoro all’ospedale Giglio di Cefalù.

Di Migliorisi si ricorda anche una comparsa nel “salotto” di Barbara D’Urso. Accettò un confronto con la sua ex fidanzata e un amico che l’accusavano di truffa. L’uomo si era difeso sostenendo che i due si erano messi d’accordo per rovinarlo. Per quella vicenda è stato assolto.


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