Oltre duecento persone hanno partecipato alla manifestazione in piazza Castelnuovo a Palermo organizzata dalla rete dei collettivi studenteschi e degli universitari in lotta in segno di solidarietà al popolo tunisino. Il corteo ha attraversato via Ruggero Settimo diretto in prefettura. In testa al corteo uno striscione con scritto ”Contro la crisi: rivolta solidarietà al popolo tunisino” e altri con scritte in arabo.
Alta la partecipazione di membri della comunità tunisina locale che hanno aperto la manifestazione intonando l’inno tunisino e gridando slogan contro l’ex presidente tunisino Ben Ali. ”Libertà, W la Tunisia e no al terrorismo” sono gli altri slogan gridati dai manifestanti. ”Siamo felicissimi che Ben Alì e’ andato via – dice Elfessi Mondher, 51 anni, originario di Tunisi, da 26 anni a Palermo – adesso aspettiamo la nostra libertà”.
‘‘Non abbiamo notizie dei nostri parenti – aggiunge – da due giorni proviamo a metterci in contatto ma non ci riusciamo. Io sono invalido e il governo tunisino dà solo 150 dinari ogni tre mesi, 75 euro. E’ difficile vivere lì perché la gente non ha servizi sociali e pane, pasta e altri viveri sono aumentati”. ”Temiamo che la polizia – dice Lamia Tebouri, tunisina a Palermoda 24 anni – non riesca a fermare i gruppi paramilitari del partito Millicia che fa capo al presidente Ben Ali”. ”Ho appena avuto notizie – continua – da mia madre che vive a Carthage, il clima è di grande paura. Ieri questi gruppi hanno incendiato case, municipi, commissariati di polizia, caserme e parte del porto de la Goullette, il porto principale di Tunisi”.