Turano plaude a Lagalla: 'Finalmente si parla di Palermo' - Live Sicilia

Turano plaude a Lagalla: ‘Finalmente si parla di Palermo’

L’assessore fa il punto dopo la conferenza stampa dell’ex rettore
L’INTERVISTA
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PALERMO – Lagalla promosso a pieni voti. L’assessore dell’Udc Mimmo Turano non nasconde la propria soddisfazione per la discesa in campo dell’amico e collega che dipinge come un nemico del populismo in grado di aggregare e soprattutto di risolvere i problemi di Palermo. Turano, che nei giorni scorsi ha caldeggiato la candidatura di Lagalla, dribbla le polemiche lancia un monito in vista delle amministrative: imparare dalle esperienze di Roma e Milano.     

Assessore, quella di Lagalla è una candidatura civica ma non troppo? Come giudica la scelta di correre senza simbolo di partito?

A me piacerebbe parlare di Lagalla come di un uomo molto coraggioso che ha fatto un’analisi politica e da politico ha deciso di metterci la faccia e sollecitare anche il dibattito politico che può essere chiarificatore.

Secondo lei ci sono buoni margini per fare sintesi e allargare al centro con la discesa in campo di Lagalla?

Lei mi sta chiedendo di giocare una schedina e fare tredici. Posso dirle che la ragionevolezza e il buon senso servono per trovare le soluzioni. Mi sembra che la conferenza stampa sia stata improntata a buon senso e ragionevolezza e che sia emerso il desiderio di risolvere un po’ di problemi della città di Palermo. Ho molto apprezzato la sua analisi: usciamo da una crisi pandemica che equivale a una guerra, entriamo in una guerra che riguarda l’Europa e Palermo vive da anni la propria guerra cioè la gestione della città per come è stata governata. Con queste premesse ritiene che la candidatura di Lagalla sia contro la politica? In quel caso sarebbe ispirata dal populismo, quello che invece Lagalla vuole combattere contrapponendo la politica al populismo.  Il taglio della conferenza di Lagalla è stato drammaticamente disarmante per tanti che non capiscono qual è la condizione di Palermo. Oggi ho incontrato il mondo della cooperazione e ho già riscontrato grande apprezzamento per questa candidatura.

Finora si è parlato tanto di candidature e poco della citta. Non le pare?

Sì, invece Lagalla ha messo al primo posto Palermo. Dicendo “utilizzatemi per risolvere un po’ di problemi, voglio essere utilizzato sapendo che la politica è necessaria e che deve occuparsi dei problemi e dei palermitani. Se questo servisse anche solo per aprire un dibattito, sarei contento lo stesso”.  Un ragionamento che condivido. E poi dobbiamo imparare dall’esperienza di Roma e Milano. 

Che cosa devono insegnare al centrodestra?

No, non al centrodestra. Le esperienze di Roma e Milano devono insegnare che il problema non è trovare un candidato, ma trovarne uno in grado di risolvere i problemi della città. Pure le pietre sanno che Lagalla è un mio amico e a me sembra che questa sua conferenza organizzata in maniera del tutto autonoma l’abbia fatta con la consapevolezza dei problemi di Palermo e delle soluzioni da trovare. A me è piaciuto.

Secondo lei è piaciuto anche a qualcuno nel centrosinistra potrebbe decidere di virare e intraprendere un percorso diverso rispetto a quello tradizionale?

Questo bisogna chiederlo a loro, ma è tempo di nuove sfide. Questo non vuole dire abbandonare l’area politica in cui ci si riconosce, anzi partire proprio da quella. 

A proposito di area politica simile. I centristi, quelli più dubbiosi sul nome dell’assessore, seguiranno Lagalla?

Non lo so. Non mi occupo di quello che pensano gli altri. Posso limitarli a dirle quello che penso io.

E lei mi sta parlando dell’entusiasmo per la proposta politica di Lagalla, un progetto attorno al quale si può aggregare. Giusto?

Sì è così.

Lagalla lascia il posto in giunta. Sarà sostituito da un assessore indicato dall’Udc o Musumeci potrebbe approfittarne per allargare la maggioranza ad altre forze politiche?

Le rispondo serenamente. In un luogo in cui non si dimette nessuno quando qualcuno decide di lasciare un posto comodo per andare a spalare macerie si deve guardare prima di tutto al gesto nobile e coraggioso. Il problema non è capire chi deve sostituire Lagalla, semmai capire chi deve aiutarlo a costruire una Palermo diversa.

Lei gli dara una mano?  

Io faccio il mio. Faccio politica e sono certo che l’Udc ci sarà in questa partita. 


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