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Tutti i punti della riforma

La legge vista da dentro
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No ai termovalorizzatori, 65% di raccolta differenziata entro i prossimi cinque anni, maggiori responsabilità per Comuni e Province, sanzioni per gli enti locali inadempienti e premi per chi invece riuscirà a rispettare tempi e obiettivi: la riforma sulla gestione integrata dei rifiuti è stata approvata ieri in sala d’Ercole. Oggi il voto definitivo. Ecco nel dettaglio cosa prevede la norma, prima grande riforma nell’era del Lombardo-ter. 
– Riduzione degli Ato (ambiti territoriali ottimali), che dagli attuali 27 diventeranno dieci (uno per ciascuna delle nove Province più uno per le isole minori);
– Istituzione delle S.r.r. (società di regolamentazione del servizio di raccolta dei rifiuti), che saranno costituite in forma consortile da Comuni e Province che fanno parte dello stesso ambito territoriale:
– Recupero delle aree inquinate;
– Maggiore autonomia per Province e Comuni in materia di gestione integrata dei rifiuti
– Istituzione del piano regionale di gestione dei rifiuti che, tra i vari punti, detta lo stop ai termovalorizzatori, fissa gli obiettivi sui livelli di raccolta differenziata e definisce i piani di bonifica delle aree inquinate. Gli obiettivi approvati sono del 20% entro il 2010, 40% entro il 2012 e 65% entro il 2015. 
– Prevenzione e riduzione della produzione dei rifiuti; 
– Azioni per favorire la raccolta differenziata e le forme di recupero;
– Campagne di comunicazione per la promozione della raccolta differenziata da parte degli utenti;
– Commissariamento degli Ato in caso di: mancata istituzione delle autorità d’ambito, mancata adozione del piano d’ambito, mancata approvazione dei bilanci o mancato espletamento delle procedure per l’affidamento del servizio. Il periodo di commissariamento degli Ato sarà di sei mesi, rinnovabili una volta soltanto. 
– Controllo da parte dell’U.r.e.g.a. (ufficio regionale per l’espletamento di gare per l’appalto di lavori pubblici) dell’attività delle S.r.r.
– Stop all’assunzione di nuovo personale per i prossimi tre anni e garanzia di assunzione soltanto per i dipendenti vincitori di concorso. Nella fase di transizione dai 27 Ato alle dieci S.r.r., tutte le assunzioni fatte per chiamata diretta e senza concorso pubblico dopo il 2007 saranno ritenute nulle.  M.D.P.


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