'U' papà' Conte non porta voti, quando i grillini fanno flop

‘U’ papà’ Conte non porta voti, quando i grillini fanno flop

Le passeggiate del leader dei M5S a Palermo non hanno raggiunto l'effetto sperato.
PALERMO 2022
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Sembrava l’inizio della riscossa grillina. Giuseppe Conte che sorride, percorrendo le borgate di Palermo, e viene accolto da una folla festante. Chi gli vuole offrire un caffè, chi gli porge un lacerto del cibo da strada, chi lo vuole semplicemente contemplare, senza sottovalutare l’ammirazione delle signore per un uomo che reca con sé un nonsoche di galanteria. Eccoli. Tutti lì, per acclamare il difensore del reddito di cittadinanza e solo per questo? Anche se fosse, la circostanza non va ridotta a luogo comune. Alle nostre latitudini è noto che le visioni conteranno pure qualcosa, ma il pititto è pititto. Ed è talmente sovrabbondante che può trasformarsi in acitu.

Perciò, era facile ingannarsi, cedendo al miraggio del consenso espresso direttamente sulla sede stradale. Ora vedrai: M5S avrà un poderoso colpo di reni rispetto alle magre dei tempi recenti. Ora vedrai, capace che anche Franco Miceli sinnacchiana, insomma, sale. E magari raggiunge il ballottaggio. E una volta che siamo al ballottaggio, caro mio, tutto è possibile. Sogni infranti. A Miceli è andata male, ma ai grillini è andata malissimo. Giuseppe il simpaticone, ribattezzato U’ papà, titolo che fu già dell’ex sindaco Leoluca Orlando, ha fatto il pieno di clap clap, tuttavia i voti non ci sono stati. Saranno rimasti impigliati in qualche malefica congiuntura della politica.

Il Movimento, quaggiù, si attesta intorno al sette per cento, (era sopra il tredici, nel 2017), nel quadro – come direbbero i politologi – di un ‘progressivo e generale smottamento’. Che, nella città accogliente e ruspante, frequentata dell’ex premier, si potrebbe definire, serenamente, cafiata, a livello nazionale. In ogni caso, a Palermo, non c’è stato alcun effetto trascinamento. Tuttavia, sarebbe davvero ingeneroso accanirsi sui pentastellati locali che ci hanno messo impegno, in una situazione difficilissima, perché le condizioni date sono quelle che sono. Ma chi pensava – in tanti l’hanno pensato – che la coppia ‘Giuseppe-street food’ potesse realizzare il miracolo è stato deluso.

Perché è successo? Perché le cose seguono la verità. Perché, nello specifico, le promesse di quelli che avrebbero dovuto rivoluzionare il mondo si sono dimostrate, come accade sovente, cosucce elettorali. Erano buone per arrivare nel cuore del potere, non per cambiarlo. E poi, una volta che sei lì, con tutte le belle comodità, ma perché dovresti cercare la rivoluzione? Il fatto è uno ma il discorso è sempre un altro. Così, chi si spella le mani torna a casa e decide di non votare per te. E ti resta il selfie con l’insalata di mare e l’espresso bollente con quaranta gradi all’ombra. Di consolazione. (Roberto Puglisi)


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