U sapiti com'è |Tre atti da ridere - Live Sicilia

U sapiti com’è |Tre atti da ridere

Questo weekend in scena la Nuova Compagnia Odeon diretta da Claudio Jacobello

 

Teatro Don Bosco
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Rita Nicotra e Giuseppe Caponnetto

CATANIA – Sabato 12 alle 17.30 e alle 21.15 e domenica 13 gennaio alle 17.30 e alle 20.45 tornerà in scena al teatro don Bosco, sito in viale Mario Rapisardi 56 a Catania, la Nuova Compagnia Odeon, diretta da Rita Nicotra, con “’U sapiti com’è”. In tre atti dal sapore irresistibile (scritti da Francesca Sabàto Agnetta), la più brillante e convincente Compagnia etnea che si esibisce al don Bosco, porterà in scena la “diversità” che, come sottolinea il direttore artistico Rita Nicotra, non è certamente un difetto, ma un valore aggiunto ed è parte integrante della persona. Il pubblico apprezzerà certamente una pièce tragicomica, diretta da Claudio Jacobello e basata su una visione vincente del teatro, inteso come divertimento e riflessione, a metà strada tra finzione e realtà”. L’autrice Francesca Sabato Agnetta (1877 – 1943) è tra le migliori rappresentanti dell’attività di Nino Martoglio, più dello stesso Pirandello, la sua è una vicenda artistica legata all’attività teatrale del Cav. Angelo Musco, mattatore catanese, al quale l’autrice era legata da teneri sentimenti oltre che da vincoli artistici. In questo sorta di sodalizio artistico – sentimentale, un posto particolare, occupa proprio “U sapiti com’è” che sin dai suoi inizi ha riscosso successo di critica e pubblico. Ed ecco una breve sintesi della storia che il pubblico ammirerà in un paio d’ore di esaltante coinvolgimento. Cola (Mario Calì) è un giovane colpito da un ritardo mentale, irriso a causa del suo handicap ma che, nonostante tutto, promette alla madre Donna Gati (Nerina Nicotra) di vegliare sul burrascoso rapporto del fratello Gaetano (Giancarlo Puglisi) con la moglie Mara (Daniela D’Amico), basato su un matrimonio riparatore piuttosto tormentato, dato che il marito è innamorato di un’altra, la giovane vedova Vennira (Lucia Messina), determinata o orgogliosa. Una vita difficile, “diversa” e forse per questo più intensa e ricca di tante altre, la vita di un animo fanciullesco e ricco di valori. “Daremo ai nostri spettatori – promette la Nicotra – l’opportunità di godere di uno scorcio della nostra terra, dei nostri costumi, delle nostre usanze, del nostro credere in quella Divina Provvidenza che ci contraddistingue e che ci porta ad andare avanti nelle difficoltà che la vita stessa ci offre. Chi fosse interessato ad approfondimenti sullo spettacolo che stiamo presentando all’attenzione delle scuole dell’hinterland può contattarci al 328/8267570 o allo 095/502037”.


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