Uccise il figlio diciassettenne psicolabile, che minacciava con un coltello la madre e la sorella, sparandogli due colpi di fucile nella loro casa di Misterbianco. Per quel delitto, commesso il 1 ottobre del 2005, il Gup di Catania, Daniela Monaco Crea, ha condannato Carmelo La Farina, 57 anni, a cinque anni e sei mesi di reclusione, riconoscendogli le attenuanti del caso. Il processo si è svolto con il rito abbreviato. Secondo il giudice, Sandro Farina, che soffriva di epilessia e che per due volte era stato sottoposto al Trattamento sanitario obbligatorio, fu ucciso dal padre al culmine di “uno stato d’ira” che ne avrebbe condizionato la reale capacità di intendere e perché temeva per la vita della moglie e della figlia.
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