KIEV – Ennesima notte di bombardamenti russi in Ucraina. Colpite case e un centro commerciale a Kiev, con un bilancio di almeno sei morti (VIDEO). I sei corpi giacevano stamattina in terra davanti al ‘Retroville’, centro commerciale nella zona nordovest della capitale. Il sito è stato colpito da una potentissima esplosione che ha distrutto i veicoli presenti nel parcheggio e lasciato un cratere largo diversi metri. Bombe anche sull’oblast di Sumy, dove è scattata l’allerta per una perdita di ammoniaca dall’impianto chimico di Sumykhimprom. La perdita è “sotto controllo”, ha poi affermato su Twitter il Centro per le comunicazioni strategiche del Ministero della cultura ucraina. Notte segnata dagli allarmi anti-aereo a Leopoli. Le sirene hanno suonato due volte, la prima all’1.30, la seconda all’alba. I residenti sono stati costretti nei rifugi per circa due ore in totale. L’Ucraina ha intanto respinto la richiesta della Russia di consegnare Mariupol, condizione che Mosca aveva imposto per acconsentire a un cessate il fuoco per l’evacuazione dei civili dalla città.
LA DIRETTA
20.00 – La Russia ha bandito Facebook e Instagram nel Paese per il loro coinvolgimento in “attività estremiste”. Un tribunale di Mosca ha riconosciuto le attività di Instagram e Facebook, social network di proprietà di Meta, come estremiste e le ha bandite dall’operare nel Paese, scrive la Tass. Stando alla giudice Olga Solopova, il tribunale ha approvato la mozione presentata dall’ufficio del procuratore generale.
19.00 – “L’Ucraina non può accettare gli ultimatum russi. Dovremmo prima essere distrutti per soddisfare i loro ultimatum”, ha detto Zelensky al sito ucraino Suspilne. Mosca – ha aggiunto – voleva che l’Ucraina “consegnasse” Kharkiv, Mariupol e Kiev, ma né la popolazione di quelle città e “né io, come presidente, possiamo farlo”.
18.00 – La Russia ha annunciato l’abbandono dei colloqui con il Giappone sull’istituzione di attività economiche comuni nelle isole Kurili meridionali a causa della “posizione ostile” di Tokyo in relazione al conflitto con l’Ucraina. Lo riporta Interfax citando il ministero degli Esteri russo. I due Paesi non hanno mai firmato un trattato di pace dalla Seconda Guerra Mondiale a causa di una disputa territoriale sulle quattro isole meridionali, rivendicate dal Giappone, che ospitano basi militari aeree e navali russe.
17.30 – Il premier Draghi: “Servono subito i sostegni per chi aiuta gli ucraini”
17.25 – Joe Biden pressa gli alleati in vista degli incontri bilaterali previsti nei priossimi giorni in Europa. Oltre al supporto alla popolazione civile ucraina, il presidente Usa punta ad un ulteriore inasprimento delle sanzioni alla Russia. Intanto il ministero degli Esteri russo ha convocato l’ambasciatore americano Sullivan
17.15 – Il bilancio delle vittime tra i civili nella città di Mariupol ha raggiunto oltre 3.000 persone. Lo afferma il comandante del distaccamento di Azov, il maggiore Denys Prokopenko in un commento alla Cnn, come riporta anche Ukrinform. “Il bilancio delle vittime tra i civili cresce ogni giorno e ora supera le 3.000 persone. Ma nessuno può dire il numero esatto dei morti, poiché le persone vengono sepolte in fosse comuni, senza nome. Molti cadaveri restano insepolti per le strade. Alcune persone rimangono intrappolate sotto le macerie, sepolte vive”, ha detto Prokopenko.
16.40 – Kiev denuncia: quasi 2.400 bambini dal Donbass portati in Russia illegalmente
16.30 – Goldman e Barclays, prevedono un crollo del pil russo a doppia cifra.
16.00 – Appello della Cei: l’Ue attui un piano di redistribuzione dei profughi
15.30 – Il ministero degli Esteri russo ha convocato l’ambasciatore americano John Sullivan e gli ha consegnato una nota di protesta contro i commenti “inaccettabili” di Joe Biden sul presidente russo Vladimir Putin, definito “criminale di guerra” e “dittatore assassino”. Lo riportano alcuni media americani, fra i quali Cnbc e l’agenzia Bloomberg. Secondo la Russia, le parole del presidente Usa potrebbero causare una rottura dei rapporti con gli Stati Uniti
15.00 – Di italiani, nelle aziende di imprenditori italiani in Ucraina, “ce ne sono ancora molti, sono circa 300”, dice il presidente di Confindustria Ucraina, Marco Toson, in un incontro per fare il punto sugli aiuti e sull’accoglienza dei profughi come console onorario dell’Ucraina a Padova. “Purtroppo – spiega – hanno rifiutato lo spostamento nei giorni scorsi pensando che le cose potessero migliorare. Invece la situazione è peggiorata e in questo momento si sta operando per cercare di farli uscire. Non c’è nessuna perdita, nessun ferito, ma ora si trovano in situazioni più particolari: bisognava seguire le indicazioni di spostamento qualche giorno fa, hanno pensato di rimanere ed ora stanno rischiando”. La situazione è “seguita da Farnesina e Ambasciata”
12.57 – L’ex capitano dell’Inghilterra David Beckham ha ceduto il controllo del suo account Instagram a un medico ucraino nella citta’ di Kharkiv. Lo riporta la Bbc. La dottoressa Iryna, capo di un centro perinatale regionale, ha postato dei video sul lavoro che i professionisti medici stanno facendo nella citta’, obiettivo del bombardamento russo per piu’ di tre settimane. I filmati mostrano neonati che vengono curati e un seminterrato dove i pazienti hanno dovuto essere spostati per sfuggire ai bombardamenti. La dottoressa Iryna, che oltre a gestire il centro e’ anche anestesista pediatrico, ha detto: “I primi giorni sono stati i piu’ difficili. Abbiamo dovuto imparare a lavorare con i bombardamenti e gli scioperi. “Probabilmente stiamo rischiando la vita, ma non ci pensiamo affatto. Amiamo il nostro lavoro. Medici e infermieri qui, ci preoccupiamo, piangiamo, ma nessuno di noi si arrende”, ha detto ancora il medico. Beckham, 46 anni, ha piu’ di 71 milioni di follower su Instagram.
12.35 – “La Commissione (europea) sta lavorando per garantire una maggiore preparazione nel settore delle minacce chimiche, biologiche, radiologiche, nucleari in generale, e questo da prima della guerra in Ucraina. Nell’ambito di questa strategia di preparazione, l’autorita’ dell’Ue per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (Hera) collabora gia’ da tempo con la Direzione generale per la protezione civile e le operazioni di aiuto umanitario europee (Echo) per aumentare la disponibilita’ di contromisure mediche” a minacce chimiche, biologiche, radiologiche e nucleari. Lo ha detto uno dei portavoce della Commissione europea, Stefan de Keersmaecker, nel corso del briefing quotidiano con la stampa, interpellato in merito alle notizie di stampa su una accelerazione dei piani di Bruxelles per migliorare la risposta sanitaria dell’Ue in caso di incidente nucleare a seguito dell’invasione dell’Ucraina.
12.20 – Sono 225 mila i rifugiati ucraini arrivati ufficialmente in Germania dall’inizio della guerra. L’accoglienza, che vede anche una enorme mobilitazione della societa’ civile, “procede bene, ma e’ chiaro che siamo solo all’inizio”, secondo il portavoce di Olaf Scholz, Steffen Hebestreit, che lo ha detto in conferenza stampa a Berlino, sottolineando che si tratta di “un compito molto grande”, nel quale la collaborazione della societa’ civile ha un valore fondamentale. Dalla Bild am Sonntag era emerso ieri che il governo calcola che in Germania e arrivera’ oltre un milione di profughi a causa della guerra di Putin. Nei giorni scorsi sia la ministra degli Esteri sia quella dell’interno hanno incitato a un sistema di distribuzione per quote obbligatorie nell’Ue.
12.10 – L’esercito russo si trova in una fase di “pausa operativa” in Ucraina, con combattimenti di rilevanza locale. Lo ha detto il consigliere del capo dell’ufficio del presidente dell’Ucraina Oleksiy Arestovych, secondo quanto riporta l’agenzia Unian. “In generale, la situazione e’ la seguente: c’e’ una pausa operativa e ci sono battaglie di portata locale. Anche in quelle citta’ dove il nemico ha concentrato i suoi sforzi principali – Mariupol, Izyum, Volnovakha, Kherson, Mykolayiv”, ha detto Arestovich, spiegando che questa “pausa operativa” e’ dovuta al fatto che l’esercito russo “non e’ in grado di attaccare”. Secondo Arestovich, inoltre, la Russia sta cercando approcci con la Bielorussia per coinvolgerla nella guerra, oltre a cercare un’opportunita’ per condurre una “mobilitazione segreta”.
12.02 – Se possiamo considerare quelli della Russia dei crimini di guerra?” Stiamo in costante contatto con le autorita’ ucraine, stiamo raccogliendo tutte le prove che possono essere connesse a cio’ che puo’ essere considerato crimine di guerra”. Lo ha detto, incontrando i media internazionali a Leopoli, l’ambasciatore francese in Ucraina Etienne de Poncins. Il diplomatico ha quindi nuovamente invitato i francesi presenti in Ucraina a lasciare il Paese. Sono circa 700 i transalpini rimasti. La Francia, assieme all’Italia, e’ l’unico Paese del G7 a non aver trasferito la propria sede diplomatica all’estero.
11.38 – Centinaia di persone sono in fila davanti allo stadio nazionale di Varsavia per ottenere il numero Pesel, l’equivalente del codice fiscale in Italia, che consente di ottenere numerosi diritti sul territorio polacco, tra cui l’assistenza sanitaria e l’iscrizione ai registri per l’impiego. Sin dalle prime ore del mattino i rifugiati ucraini, con i modelli compilati, hanno raggiunto l’impianto al di la’ della Vistola. L’ufficio, aperto straordinariamente per chi fugge dalla guerra sabato scorso, ha registrato solo nel weekend quasi tremila prenotazioni. Sono molte infatti le persone che sono dovute tornare allo stadio per non essere riuscite ieri a raggiungere gli sportelli.
11.29 – Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky chiede all’Europa di fermare tutti gli scambi commerciali con la Russia.
11.12 – “Sono sicura che moriro’ presto. E’ questione di giorni. In questa citta’ tutti aspettano costantemente la morte. Vorrei solo che non fosse cosi’ spaventosa”. E’ la testimonianza su Facebook di una cittadina di Mariupol, Nadezda Sukhorukova, rilanciata su twitter dalla giornalista ucraina del Kiev Indipendent Anastasiia Lapatina.
10.54 – “Dobbiamo avere sanzioni piu’ forti, servono a ridurre la capacita’ della Russia di continuare la guerra. Questa e’ la posizione della Repubblica Ceca. Noi siamo per un pieno divieto dell’export”. Lo ha detto il ministro degli Esteri ceco Jan Lipavski’ arrivando al consiglio affari esteri a Bruxelles.
10.40 – Di fronte alla guerra in Ucraina, “siamo naturalmente consapevoli del fatto che la tensione sulle materie prime, il prezzo dell’energia, l’inflazione possano influire e incidere sui tempi di realizzazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. E’ una riflessione in atto nel governo, e siamo consapevoli che qualunque decisione in merito dovra’ essere negoziata con la Commissione europea”. Lo ha dichiarato la ministra per il Sud e la coesione territoriale, Mara Carfagna, al Padiglione Italia di Expo 2020 Dubai.
10.30 – “Sarebbe importante che Kiev si rendesse piu’ disponibile”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalla Tass, riferendosi alla possibilita’ di un incontro tra Putin e Zelensky. “Organizzare un incontro tra i presidenti della Russia e dell’Ucraina richiede un accordo sui possibili risultati dei colloqui, ma le parti attualmente non hanno nulla da mettere sul tavolo a questo proposito”, ha affermato Peskov parlando con i giornalisti. “In primo luogo, c’e’ la necessita’ di fare i compiti a casa, cioe’ tenere i colloqui e concordare i loro risultati, prima di parlare di un incontro tra i due presidenti. Finora non ci sono stati progressi significativi”, ha sottolineato. “Non avrebbero nulla da documentare, non ci sono accordi da documentare”, ha aggiunto Peskov.
10.12 – Le accuse secondo cui non ci sono corridoi umanitari in Ucraina e’ una bugia: l’esercito russo sta assicurando il loro funzionamento. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, secondo quanto riporta l’agenzia Interfax. Peskov accusa i nazionalisti ucraini: i nazionalisti non stanno permettendo ai civili di passare attraverso i corridoi umanitari organizzati dai russi. E si rivolge alle organizzazioni internazionali, inclusa l’Ue, perche’ facciano pressione su Kiev perche’ spinga i nazionalisti a permettere il passaggio dei civili ucraini attraverso i corridoi umanitari.
9.45 – Il gruppo di hacker e attivisti di Anonymous ha violato il social network VKontakte, considerato il Facebook della Russia. L’intento e’ stato inviare agli utenti messaggi automatici contenenti informazioni su cio’ che sta accadendo in Ucraina, compreso il numero di morti tra civili e militari, sia dell’esercito di Kiev che di quello di Mosca. “L’esercito russo ha distrutto molte citta’ pacifiche e infrastrutture civili. Decine di migliaia di persone sono rimaste feriti e piu’ di 5.000, di cui 100 bambini, sono morte” si legge in parte del messaggio. L’account ufficiale Anonymous Operations su Twitter ha confermato la notizia, ripresa anche dal sito TechCrunch, pubblicando altri messaggi inviati agli iscritti di VKontakte, che a fine ottobre 2021 contava quasi 409 milioni di utenti secondo le rilevazioni di Statista: “Nessuno dei compiti stabiliti dall’esercito russo e’ stato adempiuto: centinaia di unita’ di equipaggiamento sono state distrutte, decine di migliaia di soldati sono stati feriti, 560 sono stati fatti prigionieri e piu’ di 11 mila sono morti in Ucraina“. Proprio Anonymous aveva lanciato, giorni fa, il sito web 1920.in per consentire a chiunque di mandare sms a numeri di telefono russi con testi personalizzati e pre compilati, come: “Cari russi, i vostri media sono stati censurati. Il Cremlino sta mentendo”, con l’obiettivo di superare la censura messa in atto da Mosca nei confronti dell’informazione internazionale sulla guerra. Stando al portale nazionale Kyiv Independent, Anonymous avrebbe violato anche i profili degli utenti di VKontakte, anticipando che tutti i sostenitori di Putin verranno individuati e “puniti”.
9.28 – Secondo l’esercito dell’Ucraina oltre 15.000 militari russi sono rimasti uccisi dal 24 febbraio. Lo riporta The Kyiv Independent. I militari ucraini hanno anche riferito di aver distrutto 1.535 carri armati, 969 veicoli, 240 pezzi di artiglieria, 45 sistemi di guerra antiaerea, 80 sistemi di lancio di razzi, 97 aerei, 121 elicotteri, 60 serbatoi di carburante, 13 attrezzature speciali, 24 UAV e 3 barche.
9.00 – Un attacco con missili ha colpito un’area di addestramento militare a Rivne, nella parte nord-occidentale dell’Ucraina, a circa 300 km a ovest di Kiev. Lo riportano i media internazionali, citando un video in cui il governatore dell’oblast di Rivne, Vitaliy Koval, spiega che le forze russe hanno colpito una zona di addestramento militare con due missili. Non ci sono ancora informazioni su possibili vittime o danni.
8.50 – Oggi riprenderanno online i negoziati tra Russia e Ucraina. Un accordo sarebbe vicino, secondo la Turchia. La Svizzera si dice pronta a ospitare i negoziati. “Se falliamo, è la terza guerra mondiale”, dice Zelensky. “Mosca vuole la soluzione finale: punta a distruggere il nostro popolo”, ha detto ieri il presidente ucraino alla Knesset provocando una bufera in Israele per il paragone con la Shoah. Oggi telefonata tra Biden, Draghi, Macron, Scholz e Johnson. Il presidente Usa si recherà in Polonia questo venerdì. La Slovenia invierà di nuovo una delegazione a Kiev. Oggi a Bruxelles riunione del Consiglio Affari esteri Ue, con Di Maio.