KIEV – Quelli attuali potrebbero essere gli ultimi giorni, le ultime ore di vita. Messaggio via Facebook dei militari ucraini assediati a Mariupol, che chiedono alla comunità internazionale di “estrarli” dall’acciaieria di Azovstal. Le forze russe hanno lanciato un nuovo ultimatum: se si arrenderanno entro le 14 ora locale (le 13 in Italia) saranno risparmiati, garantite sicurezza e cure mediche.
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Mosca accusa i ‘nazionalisti ucraini’ di usare i civili presenti nell’impianto come scudi umani. Kiev rende noto che c’è un accordo per un corridoio umanitario. Ma gli amministratori locali dicono che la Russia impedisce ogni evacuazione.
Intanto, nuovo pressing sull’Occidente da parte del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che definisce ‘brutale’ la situazione in cui versa Mariupol e chiede nuovi aiuti. Se l’Ucraina avesse accesso a tutte le armi dei partner di cui ha bisogno e che sono paragonabili a quelle russe, la guerra sarebbe già finita,
sostiene. E attacca Mosca, affermando che l’uccisione di civili e la distruzione di zone residenziali è il ‘marchio di fabbrica’ dell’esercito russo, che “marchierà davvero la Federazione Russa come la fonte del male”.