CATANIA – Siamo certamente contenti ed al tempo stesso orgogliosi della scelta di Catania come sede del G20 sui temi del lavoro e dell’istruzione, in programma oggi e domani. Ci auguriamo che questa decisione sia stata presa dai Ministeri organizzatori non per le bellezze e l’attrattività della città, ma per il valore simbolico che essa stessa ricopre nell’ambito degli argomenti trattati.
“Catania è una delle città con il tasso di disoccupazione più alto se guardiamo al sud d’Italia (15,6%), nonostante le enormi potenzialità che detiene rispetto ad altri luoghi, ma è anche l’area dove attualmente risiede una alta percentuale di giovani Neet (36,9%) e dove il reddito di cittadinanza sfonda la quota del 48,2%, sulla base di una popolazione pari a poco più di 1 milione di abitanti – dice il segretario territoriale Giovanni Musumeci. Catania è inoltre una delle città più “giovani” d’Italia, ma è proprio il contesto giovanile a trovare difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro e pure in quello scolastico considerato che la dispersione è al 25,2%.
Eppure – continua Musumeci – ci troviamo in un luogo che può garantire ampi margini di sviluppo, visto il possibile sistema integrato di porto, aeroporto e ferrovia che si trovano dentro il capoluogo dell’area metropolitana, così come la zona industriale sede di aziende multinazionali e dell’interporto. In più ci sono il turismo e la cultura, come fattori trainanti di quella crescita economica e sociale che da tempo invochiamo, oltre alla presenza del nostro storico ateneo e di un sistema di formazione professionale da far ripartire senza più perdere altro tempo con i giusti criteri, che possono rappresentare il volano per l’incentivazione allo studio anche attraverso la sinergia con i vari stakeholders imprenditoriali e sociali del territorio.
L’azione di confronto tra i rappresentanti dei paesi del G20 è senz’altro importante per la definizione di linee comuni, ma ciò che davvero conta alla fine è quello che si fa a livello territoriale dove, nello specifico, abbiamo bisogno di recuperare un gap enorme sfruttando ciò che di positivo offre la posizione strategica della città nel bacino Euromediterraneo. Servono quindi – aggiunge il segretario Ugl – attività mirate urgenti per evitare che questo genere di iniziative diventino solo le solite passerelle politiche, lasciando ancora una volta Catania, la Sicilia e l’intero sud nella condizione in cui si trovano.
Cogliamo infine l’occasione per lanciare una proposta al sindaco Salvo Pogliese, in veste di primo cittadino della Città metropolitana, perché si faccia promotore della costituzione a breve di un Tavolo permanente del lavoro, per mettere attorno parti amministrative, sociali e datoriali sulle emergenze della nostra area in termini occupazionali e sociali. E’ giunto anche il momento, alla luce di quanto ultimamente è accaduto non solo nella nostra Regione, di alzare la guardia sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro ovvero la guerra di questo millennio, dato che lascia quotidianamente sul campo morti e feriti – conclude Musumeci.”