Uil Catania: "Rider malpagati e discriminati: meritano rispetto"

Uil Catania: “Rider malpagati e discriminati: meritano rispetto”

La denuncia del sindacato
CATANIA - “I rider svolgono un lavoro prezioso e sono tantissimi, ma ricevono in media tra 2,70 e 5 euro lordi a consegna che si riducono sino a 1,70 netti per chi ha partita IVA. Meritano di più. Soprattutto, meritano rispetto!”

Intervengono i segretari generali di Uil, UilT e UilTemp Catania Enza Meli, Salvo Bonaventura e Andrea Mantegna per “denunciare la condizione di lavoratrici e lavoratori, centinaia e centinaia pure nel nostro territorio, di cui si ricordano tutti soltanto adesso quando è esplosa l’emergenza-caldo con l’allarme per i pericoli da shock termico, che sono elevatissimi innanzitutto per chi svolge attività all’aperto e nelle ore di punta”. 

Gli esponenti sindacali aggiungono: “Vogliamo rilanciare da Catania, non a caso da un luogo simbolo del lavoro-vero-che-non-c’è qual è Catania, la protesta ribadita ancora in questi giorni dalla nostra organizzazione nazionale per il paradosso sofferto da chi, come i rider, riceve da alcune aziende trattamento da autonomo mentre, di fatto, è dipendente da un algoritmo che assegna loro consegne e tempi ma senza le tipiche tutele garantite dalla contrattazione. Così, sono rimasti esclusi dalle protezioni previste dal Protocollo sui rischi climatici firmato dai sindacati e dal ministro Calderone. Così, vengono discriminati rispetto ai colleghi dipendenti da società di consegne che da tempo hanno riconosciuto l’applicazione del contratto del Trasporto merci e logistica”.

“I rider – concludono Meli, Bonaventura e Mantegna – assicurano in bici, in auto, in scooter un servizio che ha straordinario valore sociale, non solo economico. E in questo periodo operano spesso nelle fasce più calde della giornata. In cambio, molti raggiungono mensilmente un reddito inferiore ai mille euro pur superando persino le 40 ore settimanali. Anche in nome loro la Uil, il Sindacato delle Persone, ha lanciato con il suo leader PierPaolo Bombardieri ha lanciato la campagna #noailavoratorifantasma e rivendica da sempre retribuzioni dignitose, sicurezza e contratti adeguati oltre che, particolarmente adesso, forniture di acqua e dispositivi individuali di protezione”.


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