Ultimo stop and go per il Palermo | Rosa a fasi alterne dopo le soste - Live Sicilia

Ultimo stop and go per il Palermo | Rosa a fasi alterne dopo le soste

La terza e ultima pausa del 2014 può consegnare nuova linfa alla squadra di Iachini per concludere in volata il girone d'andata. Contro un Genoa teoricamente più affaticato dagli impegni dei nazionali, i rosa possono cercare il colpaccio puntando sulla freschezza.

PALERMO – Terzo e ultimo pit stop del 2014. Il campionato di serie A termina questa tremenda fase a spezzatino con l’ultima pausa dell’anno per le nazionali e si appresta a ripartire con gerarchie ancora tutte da definire. Chissà che la pausa non abbia regalato al Palermo un’ulteriore spinta per riprendere da dove aveva concluso, ovvero dalle vittorie contro Chievo e Milan e dallo stretto pareggio casalingo con l’Udinese. Nel corso della stagione, le due precedenti pause sono state del tutto opposte, sebbene giunte in momenti diversi della stagione. La pausa attuale, sfruttando anche il maggior numero di defezioni che ha colpito i prossimi avversari, potrebbe giocare a vantaggio di Iachini e dei suoi uomini: il Genoa, che solo oggi ritrova a pieno regime tutti i suoi giocatori dopo l’ultima amichevole dell’Italia contro l’Albania, da questo punto di vista soffre di più rispetto al Palermo, che ha dovuto aspettare fino all’ultimo giorno il solo Andelkovic, impegnato solo marginalmente dalla nazionale slovena.

La prima pausa stagionale, arrivata subito dopo l’esordio in campionato, non è stata affatto benevola per i rosa: trasferta al “Bentegodi” contro il Verona e sconfitta per 2-1 al termine di un match dove il Palermo non ha espresso al meglio il proprio potenziale offensivo. Molte le attenuanti del caso, su tutte quelle di non avere ancora metabolizzato i ritmi del campionato. Mettere una pausa dopo una sola partita, d’altronde, non è stata certo la più felice delle intuizioni, per un campionato già di per sé organizzato “a spezzatino”. In compenso, i frutti sul piano del gioco si sono visti nelle prestazioni successive contro Inter e Napoli. Un Palermo a tratti spettacolare e capace di tenere il campo per buona parte del match, a cui ha fatto da contraltare una crisi di risultati culminata con le batoste contro Lazio ed Empoli, a cui è seguito il ritiro punitivo. Una scelta caduta proprio in concomitanza con un’altra pausa, che è servita a Iachini per compattare un gruppo apparentemente allo sbando.

Questa volta, la pausa è stata manna dal cielo. Arrivano le vittorie, si ritrova il bel gioco e il Palermo ha finalmente un assetto equilibrato. Iachini ripesca Maresca e contro il Milan arriva la più bella partita dell’anno per i rosanero. Una vittoria da aggiungere a quelle ottenute contro Cesena e Chievo al “Renzo Barbera”, dieci punti su quindici disponibili e zona retrocessione lasciata a distanza di sicurezza. Complici i rientri di Gonzalez e Muñoz, si inizia a ritrovare anche una solidità difensiva che sembrava essere completamente smarrita. Col proseguire delle partite, Iachini delinea quelle che sono le sue gerarchie: esperimento tridente rimandato a gara in corso, trio difensivo intoccabile così come la coppia Vazquez-Dybala in attacco e come già detto il rilancio di Maresca in cabina di regia al posto di uno spento Rigoni, anche grazie alla squalifica dell’ex Chievo nella sfida di San Siro.

Adesso dalla pausa ci si aspetta quantomeno una conferma, se non un ennesimo salto di qualità. I punti di forza del Palermo non hanno avuto impegni in nazionale, tra i titolari i soli Lazaar e Andelkovic hanno ricevuto la convocazione dai loro commissari tecnici, col primo rientrato subito alla ripresa degli allenamenti, mentre il secondo ha visto più panchina che campo con la sua Slovenia. Ci si può aspettare dunque un Palermo meno sfibrato rispetto a quello che dovrebbe essere il Genoa, reduce dalla “scorpacciata” in maglia azzurra per l’amichevole con l’Albania e teoricamente più stanco dei rosa. Restano però delle mere supposizioni. Intanto, se il Palermo dovesse proseguire sulla scia di quanto visto con Milan e Udinese, ben pochi avrebbero da lamentarsi.


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