PALERMO – Entra nel vivo il grande progetto nazionale di educazione alla legalità ambientale “Un albero per il futuro”, promosso in collaborazione con il Ministero della Transizione Ecologica e voluto fortemente dalla Fondazione Falcone e dall’Arma dei Carabinieri, che prevede la donazione e messa a dimora nelle scuole italiane di circa 50mila piantine nel triennio 2020-2022.
Oggi, a Palermo, nell’aula bunker dell’Ucciardone, che fu teatro del primo maxiprocesso alla mafia istruito dai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, sono state consegnate le prime 100 “piantine di Falcone” agli istituti scolastici che hanno aderito all’iniziativa. La distribuzione è stata effettuata nel corso della manifestazione organizzata in accordo con la Fondazione Falcone, alla quale sono stati invitati a partecipare, tra gli altri il sottosegretario al ministero della Transizione ecologica Ilaria Fontana, la professoressa Maria Falcone, presidente della Fondazione Falcone, il generale Pietro Antonio Marzo, comandante delle Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari Carabinieri, il presidente della corte d’Appello di Palermo Matteo Frasca e alcuni istituti scolastici siciliani in rappresentanza di tutti gli aderenti al progetto, ai quali sono state simbolicamente donate le piantine.
“L’Albero Falcone ha rappresentato l’avvio della resistenza civile contro la mafia. Io spero che gli alberi che nasceranno dalle sue talee, donate alle scuole di tutta Italia grazie al lavoro dei carabinieri, diventino presidi di legalità per tanti territori, strumento di trasmissione di memoria e impulso per la creazione di una società più giusta che rigetti i disvalori delle mafie”, ha detto Maria Falcone presidente della Fondazione Falcone sorella del giudice ucciso dalla mafia.
Lo scorso 15 aprile, nell’ambito dell’iniziativa “Un Albero per il futuro”, il Raggruppamento Carabinieri Biodiversità e la Fondazione Falcone, in accordo con il Comune e la Soprintendenza ai Beni Ambientali di Palermo, hanno avviato le procedure per la duplicazione e la distribuzione dell’Albero Falcone, il ficus che si trova davanti all’abitazione del magistrato e della moglie Francesca Morvillo, divenuto simbolo di riscatto civile.
Le talee prelevate dal famoso “Ficus macrophilla columnaris magnoleides” sono state curate presso il moderno Centro Nazionale Carabinieri per la Biodiversità Forestale (CNBF) di Pieve S. Stefano (AR) dove, dopo complesse procedure di laboratorio, è stato finora possibile portarne a radicazione circa 1000 con lo stesso genoma della pianta madre. Al momento sono oltre 300 gli istituti italiani che hanno chiesto di avere l’Albero di Falcone e di queste, oltre 200 sono in Sicilia.
A tutt’oggi sono quasi 1000 gli Istituti scolastici che hanno aderito e intrapreso questo percorso verso la consapevolezza dell’importanza degli alberi per il contenimento dei cambiamenti climatici e la conservazione ambientale con il supporto dei Carabinieri della Biodiversità e oltre 5.000 le piante già messe a dimora.
Le piante messe a dimora vengono automaticamente geolocalizzate sul sito www.unalberoperilfuturo.it dove un algoritmo calcola in tempo reale il quantitativo di CO2 che ogni pianta assorbe. Nell’ambito della manifestazione inoltre è stato messo a dimora oggi un Albero Falcone da geolocalizzare e inserire nel portale www.unalberoperilfuturo.it in un’area verde adiacente al carcere dell’Ucciardone.