Non si faceva mancare nulla....
Un buco nell’acqua da 250 milioni | Il maxi debito dell’immortale Eas
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La risposta è secca ed immediata. NO !!!
Un'altra miracolata dei 5 stelle, che se non fosse stato per le scelte con un click non se la sarebbe filata nessuno. Infatti vorrei sapere quali sono i suoi meriti per rivestire cariche pubbliche (oltre a quello che tutti sappiamo legato all'omicidio del padre).
Spacciatori tutti in galera...
una delle soluzioni potrebbe essre installazione di ***Dissalatore a osmosi inversa alimentato a energia solare*** con sistema di pompaggio sempre alimentato ad energia solare, dove con tubazioni possano arrivare sia nei bacini di raccolta come anche ad uso irriguo. Il problema è non cosa fare, ma rollarsi le maniche e lavorare, investire, senza tanta burocrazia che è diventata allucinante, troppi adempimenti anche per comprare una penna o un aereo sono gli stessi.
Le scelte su Acqua, Immobili, Rifiuti, Energia sono i 4 elementi che stanno alle origini del disastro attuale
Tanto siamo sempre noi cittadini a pagare
Ma la magistratura contabile non vede e non sente l’Enel a una famiglia con bambini anche € 100 se non paga la bolletta li lascia al buio.che schifo !!!!!!!
La più grande castroneria consumata dalla Regione Siciliana che, a seguito degli obblighi imposti dalla legge Galli, si è remissivamente chinata alla “moda prodiana” delle privatizzazioni. Dighe ed impianti di potabilizzazione/desalinizzazione al raggruppamento misto guidato da Enel, e trattenendo la parte commerciale ovviamente in rosso. Una grande trovata, definita “opera di modernizzazione” dagli assessori liberisti del tempo (Scammacca della Bruca e Pagano) che minacciarono la crisi di governo in caso di tentennamenti. I crediti vantati sono con i comuni e la Regione avrebbe tanti modi per estinguerli ma galleggia sulle bollette ed intanto mantiene uno spazio per da sottogoverno. Le liquidazioni, si sa, sono operazioni lunghe……. ancora resistono Espi-Ems e Azasi….
Tutto questo grazie alla politica siciliana che ha gestito male il servizio idrico in Sicilia. Non era necessario che l’ente venisse messo in liquidazione perché tra le entrate e le uscite, che erano sui 100 miliardi delle vecchie lire, ogni anno chiudeva a parità di bilancio. La provincia di Trapani e Messina che sono territori poveri di sorgenti e laghi, per la gestione non si è presentato nessuno, quindi l’ eas ha continuato la gestione di queste due province. Infatti come detto nella cronaca, l’eas compra acqua di costo superiore alla vendita. Diciamo che all’ente hanno lasciato i rami secchi dove il costo e maggiore del ricavo, quindi accumula più debiti.
Grazie a live per questa informazione puntuale. Non credo ci siano elementi fraudolenti, semplicemente non siamo capaci di autonomia amministrativa senza l’intervento dello Stato. Colpisce solo che non si capisce dove siano le responsabilità di questa e di altre mostruosità di cui nessuno è mai al corrente.
Una liquidazione iniziata 14 anni fa ma che, per come sono messe le cose, forse durerà altri 140. Mi sovviene una considerazione, come mai non si è posto rimedio prima?….