PALERMO – Anna Maria Palma, magistrato, già capo di gabinetto dell’allora presidente del Senato Renato Schifani, moglie di Adelfo Elio Cardinale, è il nome che ai piani alti della coalizione di centrodestra tutti sussurrano, senza che alcuno abbia qualcosa da obiettare.
Il profilo
Mentre Gianfranco Miccichè affila il curriculum del possibile assessore alla Sanità e Fdi non osa rivendicare, almeno ufficialmente, il nome di Anna Maria Palma potrebbe essere più di un semplice pensiero che attraversa la mente del presidente della Regione. Sulla base dell’identikit tracciato fino a questo momento, manca solo la competenza specifica in campo sanitario. Che non è poco. Ma in una materia che scotta, dopo l’avvocato catanese, potrebbe arrivare il magistrato.
Il curriculum
Un curriculum lunghissimo quello di Anna Maria Palma, è stata sostituto procuratore della DDA di Caltanissetta istruendo i processi per la Strage di via d’Amelio, gli omicidi Chinnici, Livatino e la strage di Pizzolungo. Nel 2000 il Csm l’ha designata come Procuratore aggiunto di Palermo. Una parentesi al fianco di politici di primo piano, nel 2007 nella segreteria del ministro dell’Interno Giuliano Amato, l’anno dopo al fianco di Roberto Maroni e poi da capo di gabinetto dell’allora presidente del Senato Renato Schifani.
E ancora, Annamaria Cancelleri, ministro della Giustizia, nel 2013 la nominò vice capo dipartimento. L’anno successivo prese il posto di Caterina Chinnici alla guida del dipartimento per la giustizia minorile.
Poi il ritorno in magistratura, fino a diventare, nel 2016, avvocato generale della Procura presso la Corte d’Appello di Palermo.
La parentesi su “depistaggio” e l’archiviazione
Lacrime in aula, difficili da dimenticare, quelle di Anna Maria Palma, durante una delle udienze sul procedimento per calunnia aggravata per il depistaggio nelle indagini sulla strage di via D’Amelio. Gli inquirenti analizzavano in filigrana le dichiarazioni dei pentiti che sarebbero stati “imbeccati”, tra loro Vincenzo Scarantino. La Palma rispondeva alle domande, sottolineando l’impressione che il pentito volesse collaborare realmente. Sullo sfondo la celebre nota della Boccassini, ma le ipotesi degli inquirenti non sono andate a giudizio, l’inchiesta è stata archiviata. Nessuna macchia, quindi, per Anna Maria Palma che adesso è al centro delle indiscrezioni dei piani altissimi. Nessuno conferma, nessuno smentisce che possa essere lei il prossimo assessore alla Sanità. Tornando al fianco di Renato Schifani.