Un mutuo per il tram, tagli da 13 milioni alle partecipate - Live Sicilia

Un mutuo per il tram, tagli da 13 milioni alle partecipate

La giunta Orlando approva il bilancio di previsione 2020

PALERMO – Meno soldi alle partecipate (ma “guai” a chiamarli tagli), un mutuo da 21 milioni di euro per cofinanziare il tram, aumento delle ore per il personale part-time delle categorie più alte e perfino un milione di euro della Banca d’Italia per il sociale, oltre al taglio della navetta gratuita del Civico e al rebus su chi coprirà gli extra-costi di Bellolampo. Eccolo il bilancio di previsione del comune di Palermo, presentato in conferenza stampa dal sindaco Leoluca Orlando e dai suoi assessori ma arrivato dopo giorni di intenso dibattito all’interno della giunta.

Il Professore ha infatti deciso di cambiare lo schema proposto dagli uffici, tanto che l’approvazione è slittata di quattro giorni: a saltare sono 13,5 milioni di euro che riguardano vari servizi, dalle caditoie alle derattizzazioni passando per la segnaletica stradale, i chilometri Amat e gli impianti di pubblica illuminazione, ma con l’impegno che la cifra potrebbe calare di 4,9 milioni se la Corte dei Conti darà ragione al Comune su un’interpretazione normativa.

“Abbiamo rivisto ed esaminato il bilancio collegialmente, restituendolo agli uffici per riformularlo in modo che rispondesse alla visione politica dell’amministrazione – ha commentato il sindaco – Adesso il provvedimento passa al consiglio comunale”. Il Professore rivendica di aver messo in sicurezza il Teatro Massimo e il Teatro Biondo con 3,4 milioni, di aver garantito la scuola e il sociale, oltre ad aver stanziato più risorse per il personale, ma gongola quando parla del tram: “Adesso tutte le 11 linee sono coperte da un finanziamento, andranno da Sferracavallo a Brancaccio – ha sottolineato – Avremo 84 chilometri di binari e 78,7 milioni di passeggeri all’anno, grazie all’interessamento del Governo nazionale e del ministro per gli Affari regionali che ha inserito un ordine del giorno suppletivo per la Conferenza Stato-Regioni di oggi. Sono solo rammaricato che il Governo regionale abbia espresso perplessità: il tram ha incontrato tanti se e tanti ma, chi ieri protestava oggi lo usa comodamente”.

Per il tram un mutuo da 21 milioni

La notizia del giorno è il via libera al finanziamento delle cinque linee del tram con 487 milioni di euro che si aggiungono a quelle previste dal Patto per Palermo: si tratta di somme che coprono le spese per i binari e i treni e non per parcheggi o rifacimento di strade e piazze, che invece sono a carico di piazza Pretoria. Il Comune conta sui 49 milioni messi a disposizione da un bando regionale, a cui aggiungeranno 16 milioni dei fondi per investimenti (gli altri quattro sono destinati al rifacimento strade), 5,6 di economie dalla prima fase e altri 21,6 da attingere con un mutuo con la Cassa depositi e prestiti, per un cofinanziamento totale di 43,4 milioni.

Il buco nero dei Fondo crediti

A mettere letteralmente in ginocchio le finanze comunali sono gli accantonamenti per i vari Fondi: 183 milioni nel 2020, 130 nel 2021 e 129 nel 2022. Poi c’è da pagare anche la rata da 20,5 milioni di euro per i prossimi 15 anni, soldi strutturali che Palazzo delle Aquile ha trovato raschiando dai vari capitoli, in particolare dai corrispettivi dati alle società partecipate. “L’Europa ha sospeso il Patto di stabilità, ma l’Italia non ha fatto altrettanto con quello degli enti locali – ha attaccato Orlando – Abbiamo limiti di spesa che ci impediscono di spendere risorse già disponibili: non chiediamo di abolire i fondi, ma di mitigare le percentuali anche in considerazione del fatto che il 2020 è stato un anno terribile”.

Il sindaco spera che l’Anci nazionale riesca a ottenere altri fondi per i comuni o quantomeno un allentamento dei vincoli, ma la strada è in salita e soprattutto incerta. “Noi abbiamo fatto i conti a legislazione vigente – ha precisato Orlando – Se ci saranno novità, cambieremo in corso d’opera”.

Non chiamateli “tagli”

Il sindaco e gli assessori lo ripetono come un mantra: quelli alle partecipate non sono tagli. Ma anche se si parla di una razionalizzazione o di un efficientamento dei corrispettivi, sempre di soldi in meno si tratta. “Per giorni ci siamo confrontati con i presidenti delle aziende – ha assicurato Orlando – e rivisitato i contratti uno per uno, concordando una serie di operazioni. Non sono tagli, ma una rivisitazione delle spese”. In effetti alcuni servizi non sono più appannaggio delle società: il monitoraggio ambientale per esempio è andato all’Arpa e la manutenzione stradale verrà esternalizzata, quindi i soldi sono stati tolti alle aziende. Ma in altri casi si tratta invece di revisioni vere e proprie, come le derattizzazioni che perdono 1,8 milioni: “Bastano fine a settembre, nella seconda parte dell’anno li rimpingueremo”, ha assicurato l’assessore Sergio Marino. “Amat ogni anno spende solo 2,5 milioni dei tre e mezzo per la segnaletica stradale, quindi era logico ridurli, e abbiamo anche abolito la navetta gratuita del Civico che ormai è poco utilizzata”, ha aggiunto l’assessore Giusto Catania.

Il bilancio prevede di dare 13,5 milioni di euro in meno che vengono dirottati a coprire il Fondo crediti: 2,8 milioni in meno ad Amat per i chilometri annui, un milione viene tolto ai servizi informatici, 700 mila in meno per gli scuolabus, eliminati i 220 mila per il monitoraggio ambientale, il capitolo disinfestazioni farà a meno di 1,8 milioni, tre milioni in meno per le caditoie, mezzo milione per la segnaletica stradale, 1,3 per l’illuminazione pubblica, 500 mila euro tolti alla Srr, quasi due per il monitoraggio e il pronto intervento sulle strade.

Una sforbiciata voluta dal sindaco in persona con una direttiva del 24 novembre, corretta poi il primo dicembre: i tagli effettivi e certi saranno 8,7 milioni, mentre altri 4,9 sono in bilico. Il Comune ha infatti chiesto un parere alla Corte dei Conti per sapere se le somme accantonate dall’amministrazione possono essere “liberate” nel caso in cui le partecipate ripianino le perdite degli esercizi precedenti. Se la Corte dirà sì, il Comune ripristinerà i 4,9 milioni e non è detto che in corso d’anno non ci siano altri interventi.

“Tranne Amat, tutte le società hanno chiuso in utile la terza trimestrale – ha detto il sindaco – Stiamo dando seguito alle indicazioni del consiglio”. Nessun taglio per Reset, ha tenuto a precisare Marino che ha fatto riferimento anche alla mobilità interaziendale. Il Comune ha intanto previsto i 7,5 milioni a Rap, ma non è chiaro chi coprirà gli extra-costi anche se, a meno di sorprese, bisognerà prenderli dalla Tari. “Si tratta di tagli momentanei – ha precisato l’assessore Maria Prestigiacomo – Per Amap e Amg, speriamo di poterli rivedere”. E sui tagli alle caditoie ha rassicurato: “Gli allagamenti sono dovuti ai canali di maltempo che dovrebbe pulire la Regione, non alle caditoie che comunque saranno pulite come ha assicurato l’azienda”. Infine la Sispi si occuperà di internalizzare il sistema dei telefoni, mobili e fissi, facendo risparmiare un milione di euro l’anno al Comune; l’investimento per la nuova infrastruttura sarà tutta a carico della società.

Fondi per la manutenzione strade e manutenzioni

Il Comune ha stanziato quattro milioni di euro per la manutenzione stradale che il consiglio comunale ha tolto alla Rap e per le scuole. “I bandi saranno pubblicati in questi giorni – ha detto il Professore – Saranno otto, uno per circoscrizione”.

Aumentano le ore dei part-time

I dipendenti part-time di categoria C e D, ossia i funzionari, passeranno a 30 ore settimanali con un costo strutturale di 3,9 milioni di euro, ma il vicesindaco Fabio Giambrone ha assicurato interventi anche a favore delle categorie A e B. “Era necessario partire dai funzionari, numericamente inferiori – ha detto Giambrone – ma ci occuperemo di tutti. Anche il concorso per i dirigenti tecnici va avanti”.

Scuola e sociale

“Abbiamo messo in sicurezza la scuola e il sociale grazie anche alla disponibilità della Banca d’Italia – ha detto Orlando – D’accordo col Governatore, abbiamo chiesto che il milione di euro stanziato venga utilizzato per i disabili e per gli anziani”.


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