CATANIA. Le parole sono importanti. I testi di una canzone possono esserlo ancora di più. Quell’impatto emotivo che ti sconvolge dentro e fa scattare un sano meccanismo di rivolta. Di rivalsa e di implacabile voglia di verità. E libertà. Come quando lo scorso anno un imprenditore di Biancavilla si ribellò all’imposizione del pizzo denunciando i propri aguzzini: tutto merito, disse, di un brano. Quel brano era “Chi gliel’ha fatto fare” del paternese Maurizio Musumeci, ergo, Dinastia. Dinastia & Gli Ultimi. Oggi “Chi gliel’ha fatto fare” che ha ricevuto riconoscimenti in tutto lo Stivale (non ultimo, il premio “Musica contro le mafie”) è accompagnato anche da un video che verrà trasmesso in anteprima domani sera (mercoledì) all’Arena Argentina di Catania, nell’ambito di un’iniziativa di Addio Pizzo per commemorare la strage di via D’Amelio. “Abbiamo pensato che fosse giunto il momento di arricchire il brano raccontando una storia – spiega un mai banale Dinastia -. Abbiamo fatto un salto temporale tornando al 1992 e raccontando quel periodo storico con gli occhi di un bambino”.
Un video che ti rapisce all’istante: un raro esempio di come le parole ed il messaggio non vengano banalizzate dalle immagini. Antony Virgillito, il piccolo attore, osserva il padre e la madre (Ludovico Lizzio e Luisa Ippodrino) cercando di capire il perché di quella tensione, ignaro del fatto che il padre scorta un magistrato che rischia la vita. Antony vede morire il padre ed è come se per tutto il video non comprenda i fatti chiedendosi chi gliel’ha fatto fare. Antony torna a Palermo 25 anni dopo e gira per la sua città: oggi consapevole del gesto del padre (l’attore è Othelloman un rapper palermitano da sempre impegnato su temi come l’antimafia). Nel video molto elementi che richiamano a quei giorni. Dalle pagine del quotidiano La Sicilia del 24 maggio 1992, alle auto che circolavano in quegli anni. Nel video c’è anche un murales appena realizzato che ritrae Falcone e Borsellino concepito da due writers di Caltanissetta. Le location, che sono Paternò, Ragalna, Biancavilla, Caltanissetta e Palermo).
“Ci tengo a ringraziare la Pro Loco di Paternò per esserci stata vicina durante i giorni di riprese, la scuola Guglielmo Marconi di Paternò che ci ha ospitato sposando l’iniziativa e il comando dei vigili Urbani di Caltanissetta che ci ha seguito agevolando la produzione – spiega Dinastia –. Insomma, un grande lavoro per la regia di Zoom Filmmakers (realtà paternese che vanta già lavori nazionali per conto di Uci Cinema) nello specifico Andrea Coppola, Giorgio Palumbo e Salvo Gulisano: quando a fare grandi cose si è indipendenti, senza un etichetta, i ringraziamenti sono doverosi, perché sono tutte persone che hanno creduto nel potere di questa canzone”.