“La commissione d’inchiesta sulla magistratura? Inutile dire che noi saremmo contrari”. Fabio Granata, parlamentare di Fli e vicepresidente della Commissione antimafia, presente sul palco del Festival della legalità, non va per il sottile, e risponde a distanza, con queste parole, alla proposta avanzata dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. “Commissione d’inchiesta? Non scherziamo. Noi ci metteremmo di traverso. Ma sono certo – ha aggiunto – che alla fine questa cosa non si farà”.
Restano sullo sfondo di queste dichiarazioni, però, da un lato le tensioni tra “pezzi” del (dell’ex?) Pdl, e anche le ormai annose questioni riguardanti il rapporto in Italia tra magistratura e politica. “Quello che è incredibile – ha aggiunto Granata – è che oggi, il Presidente del Consiglio, invece di dare appoggio ai pm che lavorano in condizioni difficilissime e rischiano in prima persona, come il qui presente Giuseppe Pignatone, proponga queste cose assurde”. E questa “contraddizione” viene esplicitata subito dopo: “Non possiamo di certo negare, e di questo siamo felici, che sul piano
degli arresti e delle confische dei beni ai mafiosi si siano fatti, in questi ultimi anni, grossi passi avanti. Ciò che non capisco è come mai il governo si attribuisca successi che sono invece delle forze dell’ordine e delle Procure. Quello stesse Procure, tra l’altro, che vengono costantemente attaccate dal presidente del Consiglio. E la richiesta di questa commissione d’inchiesta sui magistrati, infatti, è solo l’ultimo di questi attacchi”.
"La commissione d'inchiesta sulla magistratura? Inutile dire che noi saremmo contrari". Fabio Granata, parlamentare di Fli presente sul palco del Festival della legalità, non va per il sottile, e risponde a distanza, con queste parole, alla proposta avanzata dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi
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