Una salvezza sofferta e bellissima| Sono lacrime di gioia per l’Akragas - Live Sicilia

Una salvezza sofferta e bellissima| Sono lacrime di gioia per l’Akragas

Il pareggio di ieri all’Esseneto contro il Melfi dà il via ad una lunga festa per la città di Agrigento.

calcio - lega pro
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AGRIGENTO – La festa dell’Akragas esplode al minuto ’94 e non finisce più. Al fischio finale dell’arbitro tutti sotto la curva a festeggiare con i tifosi, molti dei quali in lacrime per un traguardo che dopo tanti sacrifici stava per sfuggire di mano. I bambini abbracciano i loro padri in lacrime al termine di una partita che è l’emblema di tutta la stagione: sofferenza. Hanno sofferto tutti, dopo aver creduto di essere ad un passo dalla salvezza, quando Riggio malauguratamente ha infilato nella propria porta il pallone che vagava nell’area. La sofferenza è negli occhi dei tifosi quando Cocuzza sbaglia clamorosamente, non riuscendo a deviare in porta un cross perfetto. I minuti scorrono e la rabbia diventa rassegnazione all’inizio del secondo tempo, quando l’Akragas spinge ma non riesce a trovare il gol che vale la salvezza.

I tifosi della curva, che non si sono mai spenti durante la gara, chiedono aiuto ai santi, a San Calò, il santo più amato ad Agrigento, invocando un suo miracolo. Quel miracolo calcistico arriva al minuto ’78 ed è il copione di un film che dopo la fase di tensione in cui il protagonista è in pericolo, fa entrare in scena un supereroe di nome Lorenzo Longo, proprio lui che ha giocato a Melfi, trovando nella città lucana anche la fidanzata (seduta in tribuna). È il copione perfetto: Longo segna e lo stadio esulta, c’è già chi piange per un traguardo che ha del miracoloso, ottenuto con la squadra più giovane del campionato. I dieci minuti più quattro di recupero sono il preludio alla festa, poi giocatori in mutande a festeggiare in strada con i tifosi, bloccando il traffico e il cuore di una città che ama la sua Akragas.

Tutto inzuppato l’allenatore che ha compiuto il miracolo, Raffaele Di Napoli ha una dedica speciale: “Dedico questo giorno a mia madre e ai sacrifici che ha fatto la mia compagna – commenta in sala stampa – però tutto è merito di questi ragazzi, di questo staff, di tutti coloro che hanno lavorato con me. A inizio stagione avevo promesso che avremmo raggiunto la salvezza e ce l’abbiamo fatta, il prossimo anno giocheremo in Lega Pro. Questa salvezza è più bella di quella dello scorso anno, oggi ho completato quello che avevo iniziato nel ’92 (da giocatore ndr). Sul mio futuro non devo decidere io, io sono un docente, ma a decidere è un preside e deve essere una persona che crede in un progetto”.

Su Facebook esprime tutta la sua gioia il presidente Silvio Alessi: “Oggi abbiamo riscritto la storia del calcio agrigentino. Abbiamo mantenuto la categoria con un gruppo di giovani meravigliosi guidati da un grande mister e da un grande staff. Questo successo lo dedico a tutti quanti amano questi colori e a quanti ci sono stati accanto in questi anni. Agrigento merita questo patrimonio calcistico che va salvaguardato a tutti i costi. Forza Akragas”. Agrigento ha avuto la sua rivincita e l’Akragas giocherà ancora in Lega Pro.


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