Agricoltura, referendum e Italicum |Il ministro Martina alla festa Pd - Live Sicilia

Agricoltura, referendum e Italicum |Il ministro Martina alla festa Pd

Il ministro dell'Agricoltura ha spaziato sai sostegni dal settore, alla posizioni sulla riforma costituzionale, fino alla legge elettorale.

villa bellini
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CATANIA – “Noi siamo pronti a lavorare per promuovere sempre meglio il 100% italiano anche in una filiera fondamentale come quella del grano. Dobbiamo fare diverse scelte. In particolare dobbiamo lavorare sulla qualità del grano italiano, sulla filiera e sull’organizzazione. Abbiamo messo lì le prime risorse importanti: 20 milioni di euro del piano nazionale. Mettiamoci sul serio a concretizzare diversi passi e vedrete che miglioreremo la situazione in una filiera fondamentale come quella del grano e della pasta”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina alla Festa nazionale de l’Unità a Catania. Il titolare del dicastero ha continuato: “In questi due anni abbiamo fatto un lavoro molto importante sia per il Sud che per l’intero modello agricolo italiano. Non è un caso che poi quando verifichiamo i dati Istat troviamo dei segni ‘più’ dietro al settore agroalimentare. Nel Sud, in particolare – ha aggiunto il ministro – la questione fondamentale è l’organizzazione dei produttori: riuscire a costruire nuovi strumenti di organizzazione per tutelare meglio il loro reddito. Siamo di fronte ad alcuni cambiamenti profondi del rapporto tra l’agricoltura e i mercati: crisi dei prezzi, crisi dovute anche alle calamità atmosferiche e ai cambiamenti climatici ormai non straordinari, ma ordinari. Il grande tema di come organizzare meglio l’offerta, di come organizziamo chi vive di agricoltura – ha concluso Martina – è la cosa fondamentale in particolare per l’agricoltura del Mezzogiorno”.

Il ministro ha parlato anche di legge elettorale e di referendum. “L’Italicum è un’altra discussione che è giusto fare in parallelo, ma che non è giusto sovrapporre alle novità che la riforma porta con sé – ha affermato. Infine, relativamente al prossimo appuntamento referendario: “Si può dire ‘Sì’ dalla sinistra del partito. Con convinzione e forti della storia che abbiamo alle spalle e dei tentativi innumerevoli che abbiamo fatto a sinistra per migliorare la seconda parte della Costituzione. Io penso che al fondo questa sia una riforma utile per i cittadini e i territori”.

Fonte Ansa

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