Usura e pizzo a costruttore Bingo| Ancora accertamenti sull'assegno - Live Sicilia

Usura e pizzo a costruttore Bingo| Ancora accertamenti sull’assegno

Il tribunale ha disposto la citazione di un nuovo testimone.

il processo
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CATANIA. Ancora un testimone sarà citato nell’ambito del processo sulla tentata estorsione ed usura ai danni dell’imprenditore edile impegnato nei lavori di ristrutturazione del Bingo di piazza Alcalà, oggi rinominata piazza Borsellino, a Catania. Slitta quindi ancora la sentenza del processo in primo grado, attesa lo scorso novembre. A ritenere necessaria l’ulteriore escussione sono stati i giudici della terza sezione penale, presieduta da Rosa Anna Castagnola. Nel corso dell’ultima udienza è stato sentito uno dei firmatari dell’assegno dell’importo di 5000 euro, rinvenuto solo pochi mesi fa dagli agenti della Questura di Catania, che la vittima, l’imprenditore Salvatore Fiore, avrebbe consegnato ai suoi presunti aguzzini, i ripostesi Mario Di Bella e Giuseppe Tropea, alla sbarra insieme al giarrese Leonardo Parisi e all’acese Luciano Messina.

Le accuse, a vario titolo, sono di usura e tentata estorsione. Il teste, l’imprenditore Francesco Mercia, titolare di un’attività commerciale a Giarre, ha riferito in aula di aver ricevuto quell’assegno dal titolare di un’agenzia di disbrigo pratiche auto, partner commerciale da circa 30 anni. Il teste, su richiesta del pubblico ministero, ha dichiarato di non aver mai conosciuto l’imprenditore Salvatore Fiore. Il titolare dell’agenzia sarà quindi chiamato a testimoniare nella prossima udienza, fissata per il 2 marzo, per chiarire da chi abbia ricevuto quell’assegno. Lo scopo è stabilire quali siano stati i passaggi dopo la consegna, secondo l’accusa, di quel titolo bancario dalla vittima a due degli imputati. Una consegna che, secondo l’imprenditore, sarebbe avvenuta al porto di Riposto. In cambio di 5000 euro in contanti, la presunta vittima avrebbe consegnato a Mario Di Bella e a Giuseppe Tropea due assegni da 5000 euro, il primo per coprire il prestito, il secondo per pagare gli interessi, pari al 20% mensili.

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