Valtur, fumata nera per la gara | Si allungano i tempi di vendita - Live Sicilia

Valtur, fumata nera per la gara | Si allungano i tempi di vendita

Una offerta non vincolante e diverse manifestazioni di interesse. Si è concluso così il primo esperimento di gara per la vendita dei complessi aziendali di Valtur, il tour operator in amministrazione straordinaria che faceva capo all'imprenditore trapanese Carmelo Patti.

SI VA VERSO UN SECONDO BANDO
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Una offerta non vincolante e diverse manifestazioni di interesse. Si è concluso con fumata nera il primo esperimento di gara per la vendita dei complessi aziendali di Valtur, il tour operator in amministrazione straordinaria che faceva capo all’imprenditore trapanese Carmelo Patti e che in Sicilia conta due strutture, una a Pollina e l’altra a Favignana.

I commissari straordinari Stefano Coen, Daniele Discepolo e Andrea Gemma hanno spiegato che “sebbene non conformi ai requisiti del disciplinare di gara pubblicato in data 20 luglio 2012, le comunicazioni pervenute hanno confermato il vivo interesse del mercato per il marchio Valtur”. Con l’offerta non vincolante e le manifestazioni di interesse arrivate, ai commissari straordinari della Valtur sono state date anche “utili indicazioni sulle motivazioni che, allo stato, non hanno consentito ai potenziali acquirenti di esprimere offerte vincolanti”. “Alla luce dell’interesse dimostrato dal mercato, e consci dei rilievi sollevati dai potenziali acquirenti – si legge nella nota diffusa da Valtur – i commissari si confronteranno a breve con gli organi della procedura di amministrazione straordinaria sulla opportunità di allineare le modalità di vendita dei complessi aziendali con le aspettative del mercato”.

In altre parole, pare che per la cessione Valtur si vada ora verso un bando dai termini più elastici rispetto al primo. Secondo le indiscrezioni degli ultimi giorni sarebbero stati una decina gli interessati italiani ed esteri allo storico tour operator in amministrazione straordinaria dall’ottobre del 2011 dopo debiti per 300 milioni.

Tra i nomi fatti, quelli della Livingston di Riccardo Toto o la Uvet di Luca Patanè, e dei fondi Wise e Hirsh. La Grandi Viaggi di Luigi Clementi veniva indicata quindi come in “pole position”. La procedura di vendita riguarda tutto il complesso aziendale, dalle sedi ai marchi, passando per le agenzie a Milano, Firenze e Roma, e soprattutto i vari villaggi del gruppo in Italia, gli accordi su quelli in Kenya e Madagascar operati per conto terzi, come pure le partecipazioni nei villaggi a Sharm el-Sheik in Egitto e alle Mauritius.


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