PALERMO – “Sulla base di quanto stabilito dall’ordinanza del Ministero della Salute, si comunica che tutti coloro i quali si trovano nel territorio di Palermo e provincia e negli ultimi 14 giorni abbiano soggiornato o transitato nel Regno Unito, sono obbligati a comunicare l’avvenuto ingresso nel territorio al Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Palermo da contattare ai seguenti numeri telefonici: 339.2929135 oppure 366.3485129.
Gli interessati dovranno comunicare con urgenza anche tutti i contatti stretti avuti dal loro ingresso in Italia”. A comunicarlo è il Comune di Palermo dopo le notizie che confermano i casi di una variante del Covid-19 in Inghilterra. L’Oms ha registrato casi anche in Olanda, Australia e Danimarca.
“Sono 1115 i cittadini che, dal 14 dicembre scorso hanno fatto ingresso nel territorio siciliano provenendo dal Regno Unito, di questi 636 hanno già effettuato il tampone molecolare (ovviamente negativo) prima di arrivare nell’Isola. Tali dati sono stati estratti dagli uffici dell’assessorato regionale alla Salute e sono già nella disponibilità dei Dipartimenti di prevenzione delle Asp per tutte le misure del caso contenute nella nuova ordinanza del ministro Roberto Speranza”. Lo dice l’assessore alla Salute della Regione Siciliana, Ruggero Razza, commentando le iniziative previste dal Governo nazionale circa la diffusione di una variante più aggressiva del Covid-19 che si sta propagando nel sud est dell’Inghilterra. In Sicilia, dallo scorso 14 dicembre e fino al prossimo 7 gennaio, sono in vigore misure di contenimento dal virus che prevedono, tra le altre, la registrazione al portale siciliacoronavirus.it con la possibilità di inserire l’esito negativo di un test molecolare effettuato 48 ore prima dell’arrivo nel territorio siciliano. Nei principali varchi dell’Isola (porti, aeroporti, stazioni, etc) sono inoltre attivi punti di controllo e drive in dove è possibile effettuare gratuitamente un test antigienico rapido. “Siamo in attesa dell’ultimo volo proveniente da Londra e diretto a Palermo, decollato poco prima della ratifica dell’ordinanza del ministro – aggiunge Razza – per il quale abbiamo già predisposto misure adeguate in un’area diversa da quella normalmente adoperata per i test ai cittadini provenienti da altre località”.