Vecchio, stipendio benefico | La Onlus: "Bel gesto" - Live Sicilia

Vecchio, stipendio benefico | La Onlus: “Bel gesto”

L'associazione "Rò la Formichina" ringrazia l'assessore con un comunicato: "Siamo felice". Vecchio: "Un gesto che conferma la mia attenzione ai più deboli. Ma evitiamo troppa pubblicità".

L'assessore alle infrastrutture
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L’indennità di Andrea Vecchio va in beneficenza. Quello che era un impegno dell’assessore regionale alle Infrastrutture, è stato certificato da un comunicato stampa di una Onlus, “Rò la Formichina”, che ha pubblicamente ringraziato l’assessore, una volta ricevuto il bonifico promesso. “Oggi la cooperativa sociale Rò la Formichina – si legge nella nota – ha ricevuto in beneficenza un bonifico dall’ex presidente dell’Ance Catania Andrea Vecchio, pari ad un terzo dell’importo del suo compenso di assessore regionale alle Infrastrutture relativo al mese di giugno. Siamo felici – prosegue il comunicato – di questo contributo che ci aiuta ad essere risposta per i poveri, ma siamo anche molto contenti che un nostro assessore dia questo bel segnale, mettersi al servizio dei cittadini senza aver alcun compenso. La cooperativa sociale Rò la Formichina ha sede a Santa Venerina, è promossa e sostenuta dall’associazione Comunità papa Giovanni XXIII e con essa – conclude la note – dà lavoro ed accoglienza a persone in difficoltà”.

Alla Onlus, quindi, ecco un terzo dell’indennità. Ma anche il resto va in beneficenza, ad altre due associazioni. Ma l’assessore Vecchio, contattato da Live Sicilia, decide di non svelarne l’identità. “Guardi – dice – non voglio rendere note le identità di queste Onlus, per motivi di riservatezza. E ritengo che la mia iniziativa non dovesse avere molta pubblicità. Prendo atto e apprezzo – aggiunge – la nota della Formichina, ma da me non saprà il nome delle altre associazioni”.

Si sa solo che una di queste si occupa, come “Rò la Formichina”, di fornire assistenza alle famiglie disagiate, mentre l’altra lavora nel settore della medicina d’avanguardia. “Non ho reso pubblica la mia decisione – spiega Vecchio – perché non volevo che il gesto venisse interpretato come un modo per ricevere complimenti e lodi. Si tratta di una scelta che non fa che confermare il mio impegno e la mia attenzione nei confronti dei più deboli”.


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