PALERMO – Riportiamo in maniera integrale la lettera dell’avv. Nino Favazzo in merito all’ammissione dell’impresa siciliana Ventura Spa all’Expo 2015 di Milano:
“La Terza Sezione del Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, ha accolto l’appello cautelare proposto dalla Ventura Spa, avverso la decisione del TAR Lombardia, sospendendo così il provvedimento della EXPO 2015, di esclusione della impresa siciliana dall’appalto, a suo tempo aggiudicato. Con la sentenza n° 2057/2013, depositata oggi, 1 giugno 2013, il Giudice Amministrativo di secondo grado, ha ritenuto fondate le ragioni della Ventura Spa ed ha sospeso il provvedimento di esclusione dai lavori della importante opera pubblica, adottato nello scorso mese di gennaio dal Prefetto di Milano, sulla scorta di informazioni, oggi ritenute tutt’altro che fondate. Con la odierna pronuncia, la Terza Sezione del Consiglio di Stato, ha sollecitato la pronta definizione del giudizio di merito innanzi il Tar Lombardia, evidenziando i punti critici del provvedimento di esclusione dall’appalto. La decisione odierna è destinata ad avere inevitabili conseguenze anche sulla pronuncia emessa nei giorni scorsi dal TAR Catania, nel contenzioso amministrativo che vede la Ventura Spa ricorrente avverso il provvedimento di esclusione dalla aggiudicazione del servizio di sorveglianza attrezzata per gli interventi urgenti e di assistenza al traffico, che la impresa si era aggiudicata dal Consorzio delle Autostrade Siciliane.
Mi auguro che una più attenta valutazione delle informazioni raccolte e portate alla attenzione della Autorità Amministrativa competente ad emettere le informative antimafia, così come ordinato dal Consiglio di Stato, possa al più presto consentire alla Ventura Spa ed ai suoi soci, amministratori e dipendenti, di riprendere e proseguire la attività imprenditoriale da sempre svolta, con scrupolo e professionalità, senza mai subire condizionamenti di alcun genere. A differenza di quanto dichiarato ieri dal Presidente Crocetta, non ritengo di dover ringraziare i Giudici che, con autonomia di giudizio e serenità di decisione, hanno solo compiuto un primo passo nell’indicare la strada da seguire per ristabilire la verità storica dei fatti”.
Avv. Nino Favozzo