Vera trovata morta, la Procura chiude l'inchiesta: “È stata uccisa”

Vera trovata morta, la Procura chiude l’inchiesta: “È stata uccisa”

L'autopsia, le indagini e la ricostruzione dei fatti

CALTAGIRONE – La Procura di Caltagirone non ha dubbi: Vera Schiopu, la 25enne moldava trovata senza vita, seduta accanto a una corda in una campagna di Ramacca, sabato 19 agosto 2023, è vittima di un delitto, di un brutale femminicidio. Morì, su questo l’autopsia non ha dubbi, strangolata con una corda.

Il procuratore facente funzioni di Caltagirone Alberto Santisi e il sostituto Alessandro Di Fede hanno chiuso l’indagine a carico del fidanzato oggi 34enne di Vera, il rumeno Georghe Ciprian Apetrei, e dell’amico di lui Costel Balan, colui che avvertì i carabinieri. Sono accusati di concorso in omicidio.

L’arrestato

Balan, nonostante la scarcerazione – e nonostante il Riesame lo abbia di fatto scagionato – resta sotto accusa. Apetrei è tuttora detenuto dal giorno dell’omicidio. I due rumeni sono difesi dagli avvocati Alessandro e Michela Lapertosa.

L’avviso di conclusione delle indagini è stato notificato ai difensori e agli indagati ed è un atto che tecnicamente apre a una sorta di discovery delle accuse, tant’è che le difese ora sono in possesso di tutti gli atti dell’inchiesta. Il faldone è un materiale di oltre mille pagine, messo a disposizione delle difese.

La difesa

In teoria ora i difensori possono depositare memorie, chiedere l’interrogatorio dei propri assistiti o farli presentare a rendere spontanee dichiarazioni alla Procura. Poi, scaduto un periodo di venti giorni, la Procura potrà decidere se, e eventualmente nei confronti di chi, esercitare l’azione penale chiedendo il rinvio a giudizio.

È un’indagine intricatissima. E questo perché l’ipotesi della Procura è che Apetrei, con l’aiuto di Balan, abbia ucciso Vera e poi simulato il suicidio impiccandola. Immediatamente si notarono delle ferite sul corpo di Vera non compatibili, così sostennero i carabinieri, con la tesi che si fosse suicidata. E scattarono gli arresti.

L’autopsia e i dubbi

L’autopsia, eseguita dai consulenti della stessa Procura, poi però ha stabilito che Vera è morta davvero impiccata. Solo che secondo la relazione autoptica, la ragazza era troppo ubriaca per suicidarsi. Fu proprio questo particolare a non aver alleggerito la posizione degli indagati, nonostante, va ribadito, Balan avrebbe prodotto un alibi.

Apetrei non ha mai fornito una sua versione dei fatti. Le sue ultime parole, rivolte all’amico, sono state: “L’ho trovata così“. C’è infine ancora oggi il giallo relativo alle chat in lingua moldava di Vera, alla presenza di un terzo uomo sulla scena del delitto, che figurerebbe anche in alcuni atti dell’inchiesta. Ad oggi, però, dall’avviso si evince che gli unici indagati sono i due: Apetrei e Balan.


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