PALERMO – Si è svolto ieri l’incontro al Mise per la vertenza dei 262 lavoratori del call center Accenture di Palermo che nei prossimi giorni riceveranno la lettera di licenziamento. Nonostante la mediazione del Governo e la disponibilità delle istituzioni locali a farsi carico di alcuni costi, le due aziende hanno rifiutato qualsiasi soluzione per risolvere la vertenza palermitana. Il vero problema tra Accenture e Bt pare essere un conflitto di natura giudiziale che si sta trascinando in sede ministeriale con gravissime ricadute sui lavoratori.
“Per la Fistel Cisl – dichiara Giorgo Serao della segreteria nazionale Fistel – è inaccettabile l’atteggiamento delle due aziende che hanno rifiutato perfino di incontrarsi su proposta del Governo. Bt sembra orientata ad internalizzare le attività senza i lavoratori e Accenture a licenziarli senza alcuna considerazione per il dramma umano dei 262 lavoratori”. Serao chiede inoltre che alla convocazione del 16 settembre sia presente anche il Ministro dello Sviluppo Economico per indurre i vertici delle due Aziende a trovare soluzioni, in quanto entrambe sono fornitori di servizi alle pubbliche amministrazioni e per responsabilità di ordine pubblico potrebbero essere non graditi per il futuro nel rapporto con la Pubblica amministrazione.
“Le lettere di licenziamento sono piu’ vicine dopo l’incontro di ieri -aggiunge ancora Serao – e bisogna prepararsi alla massima mobilitazione per difendere l’impianto di Palermo con tutte le forme possibili di lotta democratica”.
A tal proposito spiega Francesco Assisi, segretario generale Fistel Cisl Palermo e Trapani “la vertenza non si può concludere con la perdita di posti di lavoro su un territorio che ha investito risorse economiche pubbliche. L’attività decennale di 262 ragazzi palermitani non può essere cancellata per la volontà imprenditoriale di spostare il lavoro in altre regioni di italia per approfittare di altri finanziamenti pubblici.”
“Grave preoccupazione” per la vertenza Accenture di Palermo viene manifestata dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando e dall’assessore al Lavoro Giovanna Marano dopo il nulla di fatto dell’incontro di ieri al ministero dello Sviluppo Economico. Di fronte al pericolo che 262 persone possano perdere il lavoro per la decisione di British Telecom di revocare la commessa ad Accenture di Palermo, in una nota congiunta il sindaco Orlando e l’assessore Marano affermano: “è indispensabile un intervento diretto del governo nella trattativa. Occorre mettere tutto l’impegno possibile per evitare di dover assistere all’ennesima delocalizzazione a danno della città di Palermo”.