PALERMO – “La vertenza Pfizer sino ad oggi e’ stata seguita a livello locale sia dalla Prefettura che da Confindustria Catania, ai sensi della direttiva del ministro dello Sviluppo economico 14 ottobre 2021 che all’art. 1 stabilisce quali sono i requisiti per l’istituzione di un tavolo di crisi a livello nazionale, i quali non ricorrerebbero nel caso di specie. Anche il ministero del Lavoro ha informato che ad oggi le proprie strutture non hanno ricevuto alcuna comunicazione nè richiesta di intervento. In ogni caso le opportune iniziative per garantire la continuità produttiva e per tutelare al contempo gli attuali livelli occupazionali del sito potranno essere valutate nell’ambito di un nuovo incontro del tavolo di crisi regionale” Lo ha detto, rispondendo a una interpellanza in Aula a Montecitorio la Sottosegretaria per il Sud Dalila Nesci.
“Il piano di ridimensionamento dell’organico che la multinazionale statunitense Pfizer ha deciso di attuare in Italia lo scorso 3 febbraio durante un incontro e’ relativo a circa 210 unita’, delle quali 130 sono dipendenti diretti di Pfizer. Lo scorso 7 marzo, presso la sede di Confindustria di Catania, non si e’ riusciti a raggiungere un accordo con i sindacati. Il tavolo regionale gia’ attivato presso la Regione potra’ dunque essere riconvocato al fine di valutare le possibili soluzioni e i piu’ opportuni strumenti da attivare per gestire positivamente la vicenda”.