ROMA- La sentenza della Consulta che ha aperto al suicidio assistito, invocando però l’intervento del legislatore per varare una legge sul fine vita, divide la società e la politica. Se i vescovi si dicono sconcertati e parlano di “decisione grave”, Marco Cappato, tesoriere dell’associazione Luca Coscioni, sostiene che “da oggi in Italia siamo tutti più liberi”. Spaccata anche la politica, fra favorevoli e contrari. La senatrice del Pd Monica Cirinnà accoglie la sfida lanciata al Parlamento e chiede di legiferare “presto e bene”, mentre il leghista Salvini fa sapere che mai approverà “il suicidio per legge” e la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni parla di sconfitta per il Parlamento ed il Paese. (ANSA)
Dopo la decisione della Consulta, la politica, ovviamente, si divide.
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