Via D'Amelio, giunta e polemiche: il giorno più lungo di Lagalla

Via D’Amelio, giunta e polemiche: il giorno più lungo di Lagalla

Il sindaco supera le difficoltà. Ora comincia davvero la sua esperienza.

Che sapesse muoversi in mezzo alle difficoltà era noto. Ma oggi, il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, ha superato il giorno più lungo della sua ancora breve sindacatura. E si può dire che la sua esperienza cominci adesso, con la macchina messa a puntino e l’intervento pubblico in via D’Amelio, nel trentennale dei martiri di Cosa nostra.

La giunta: chi c’è e chi non c’è

Il varo della giunta è arrivato, forse, un po’ inatteso nella tempistica, perché si poteva pensare a qualche altra ora di riflessione. Lo stesso professore aveva lanciato una specie di ultimatum per metà settimana. Significa che molti dei tasselli sono andati a posto. Ma è stata anche una felpata prova di forza, probabilmente necessaria per governare una coalizione così ampia. Lo snodo del vicesindaco è stato risolto con la designazione di Carolina Varchi. E Francesco Cascio che aveva tuonato contro la sua esclusione dalla carica? Per il medico palermitano dovrebbe essere pronto un altro incarico, immaginiamo con il suo gradimento.

Via D’Amelio, botta e risposta

E’ verosimile che il palermitano Roberto Lagalla desiderasse esserci, oggi, in via D’Amelio, quanto il politico potesse temere l’appuntamento, per via delle polemiche mai sopite sull’appoggio politico di Cuffaro e Dell’Utri, condannati per mafia. Il sindaco è andato a porre il suo necessario omaggio alla memoria di Paolo Borsellino, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli e Claudio Traina. C’è stata, è vero, la silenziosa contestazione delle ‘agende rosse’ che gli hanno voltato le spalle: un gesto significativo. Ma non si sono verificati episodi eclatanti che, invece, si sarebbero, forse, manifestati in prossimità delle elezioni. “Ognuno ha le proprie opinioni, ognuno di noi deve però essere consapevole di avere la coscienza a posto e di conseguenza sapere da che parte stare”. Ecco il commento del primo cittadino che ha scavalcato le polemiche da cui, pure, era stato personalmente ferito nei frangenti caldissimi della campagna.

Che Lagalla sarà?

Da questo giorno lunghissimo, forse il più lungo, si può tentare di trarre qualche auspicio. Che sindaco sarà il sindaco Lagalla? Quello che è sempre stato da rettore e da assessore. Un moderato, incline al confronto, alla mediazione e alla sistemazione dei puzzle più complessi. Ma risoluto a spuntarla. Infatti, è stato eletto a dispetto di molti, dopo mesi di trattative e litigi. Questa attitudine sarà utilissima a lui per governare. Quanto potrà essere utile a Palermo resta da vedersi. (Roberto Puglisi)


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