CATANIA – Operazione anti prostituzione della Polizia di Catania. E accaduto ieri notte, intorno alle 23, al Viale Africa. Un cospicuo spiegamento di forze sono state impiegate in un blitz che ha avuto come bersaglio il teatro della prostituzione a cielo aperto del capoluogo etneo. Circa dieci auto della polizia, con una trentina di agenti a bordo per cercare di prevenire il fenomeno del meretricio sempre più diffuso in città. E’ facile guidando la sera dalla zona della stazione, fino a piazza Europa, notare i nuovi volti di tante ragazze, alcune di queste letteralmente scaraventate sulla strada. Costrette a prostituirsi. Giovanissime, appena ventenni, per lo più dall’accento dell’europa dell’est o sud americano.
Catania si rivela ancora oggi una piazza prediletta per i “Pappas”, questo il nome con cui vengono chiamati i “protettori”. Le organizzazioni sembrano essere, come dimostrano anche le ultime operazioni di polizia e carabinieri, la gran parte composte da romeni che sfruttano e riducono in schiavitù giovani donne. Il modus operandi è sempre lo stesso: attirano le donne con la promessa di un lavoro, appena arrivate a Catania le viene sequestrato il passaporto e sotto minacce fisiche e psicologiche sono obbligate al marciapiede. La speranza è che ieri notte qualcuna abbia trovato il coraggio di denunciare e collaborare con gli inquirenti. Un piccolo segnale per fermare questa ignobile tratta.