Anarchia al Viale Rapisardi |L'arteria ostaggio della doppia fila - Live Sicilia

Anarchia al Viale Rapisardi |L’arteria ostaggio della doppia fila

Da piazza Santa Maria di Gesù a piazza Marconi, l'importante via della città per tutta la sua lunghezza è un trionfo di macchine in sosta vietata, carretti di ambulanti non autorizzati intenti a vendere ogni tipo di prodotto.

CATANIA. È ostaggio della doppia fila. E degli abusivi. Per tutta la sua lunghezza è un trionfo di macchine in sosta vietata, carretti di ambulanti non autorizzati intenti a vendere ogni tipo di prodotto – in alcuni casi ci si trova di fronte un piccolo mercatino, come in piazza 2 Giugno. Il risultato è il caos totale per buona parte della giornata, che diventa inferno il giovedì, quando in piazza Eroi di Ungheria si svolge iI mercatino rionale. Benvenuti in viale Mario Rapisardi, arteria fondamentale nel sistema viario cittadino, dove regna l’assenza di regole e controllo. GUARDA LE FOTO

Basta avventurarsi in qualsiasi giorno feriale della settimana lungo la via che da piazza Santa Maria di Gesù porta fino a piazza Marconi, cuore della periferia ovest di Catania, per verificarlo. Eppure, nessuno sembra avere a cuore questo pezzo di città: né l’amministrazione comunale, né le associazioni di categoria. Tutti sembrano concentrati a regolarizzare, valorizzare e rilanciare altre zone: il centro storico, il lungomare.

Eppure, anche le aree periferiche della città – anzi, prevalentemente queste – avrebbero bisogno di regole e riqualificazione. Soprattutto quando il loro stato di semi anarchia rappresenta un problema reale non solo in riferimento all’ordine e alla legalità, ma anche alla sicurezza. La doppia fila e la presenza di venditori ambulanti privi di autorizzazione nel pieno della carreggiata trasformano, infatti, un’arteria in teoria abbastanza larga e scorrevole, in una strada larga appena lo spazio per il passaggio di due automobili che, in caso di emergenza, non hanno neanche dove accostarsi per fare passare i mezzi di soccorso. Come si vede chiaramente nel video.

Una situazione, quella del viale Mario Rapisardi, che racconta una città ancora priva di regole e di qualcuno che tenda a farle rispettare e che, soprattutto, evidenzia l’esistenza di due città: una, il centro, sotto costante osservazione e un’altra, le periferie, dove ordine e legalità sembrano concetti quasi sconosciuti.

 


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