Vietati i funerali pubblici per Francesco Bacchi, presentato ricorso al Tar - Live Sicilia

Vietati i funerali pubblici per Francesco Bacchi, presentato ricorso al Tar

Una fiaccolata ha riempito le vie di Partinico
LE INDAGINI
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PALERMO – Ricorso al Tar per il divieto del funerale pubblico a Francesco Bacchi, il 19enne ucciso davanti ad una discoteca di Balestrate la scorsa settimana al culmine di una rissa. A presentarlo il legale Cinzia Pecoraro che ha ricevuto il mandato dalla madre della vittima, Daniela Vicari.

Secondo l’avvocato il provvedimento del questore non sarebbe stato adeguatamente motivato e per questo è stato presentato il ricorso. Il Tar si riunirà e si esprimerà a febbraio.

Per la mancata celebrazione pubblica, vietata dal questore di Palermo, Vito Calvino, che sosteneva ci potessero essere problemi di ordine pubblico, visto che il padre della vittima, Ninì Bacchi, è il principale imputato nel processo “Game over” sugli interessi della mafia sui centri scommesse, c’è stata una forte indignazione.

Francesco è morto all’alba dello scorso 14 gennaio all’ospedale di Partinico, dove era stato ricoverato in seguito ad una rissa davanti alla discoteca Medusa di Balestrate. Il ragazzo fu colpito da due calci da Andrea Cangemi, 20 anni di Partinico, che è stato scarcerato e si trova ai domiciliari. Uno di questi lo ha colpito vicino al collo facendolo cadere all’indietro e non si è più rialzato.

Il legale: “Francesco non era un mafioso”

“Non può passare il messaggio che Francesco Bacchi fosse un mafioso. Un ragazzo poco più che adolescente buono gentile ed educato ucciso barbaramente non merita un trattamento simile da uno Stato che lo doveva tutelare. Ho impugnato questo provvedimento per ridare un minimino di giustizia ad una vicenda che fin ora non ne ha trovata. Francesco è morto da eroe per difendere dalla barbarie un amico”, dice l’avvocato Pecoraro. “Sono in continuo contatto con la Procura – aggiunge – e collaboriamo con gli inquirenti per giungere al più presto alla verità”.


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