Vigili, approvato il piano triennale| Sindacati sul piede di guerra - Live Sicilia

Vigili, approvato il piano triennale| Sindacati sul piede di guerra

Le organizzazioni puntano il dito contro il Comune: "Mancano i soldi".

PALERMO – I sindacati del comune di Palermo sono sul piede di guerra e annunciano per settembre assemblee a ripetizione, con quella dei vigili che potrebbe tenersi proprio per la visita del Papa il 15 settembre. Una protesta scatenata dalla delibera approvata ieri dalla giunta Orlando, un atto di indirizzo che riguarda il Piano triennale di miglioramento dell’efficienza dei servizi della Polizia municipale.

In pratica, si tratta di quei fondi aggiuntivi che consentono ai vigili di rendere più servizi alla città implementando i turni ordinari o serali e che interessano i settori più svariati: pedonalizzazioni, movida, controllo sui rifiuti, mercati, viabilità, autovelox. Un fondo che in passato ha già sollevato polemiche, provocando anche il ricorso ai tribunali da parte di 540 caschi bianchi che hanno chiesto al Comune 36 milioni di euro: si tratta delle differenze per gli anni dal 2011 al 2013 e degli importi relativi al 2014 e al 2015. La sentenza dovrebbe arrivare a fine dicembre del 2019, ma è un’altra storia.

La giunta ieri ha infatti approvato il piano 2018-2020, che dovrebbe comportare una spesa di 6,2 milioni di euro (che salgono a 8,3 considerando gli oneri) ma che riguarderà però solo gli agenti pienamente in servizio, ossia quelli che non hanno limitazioni varie. L’atto adesso dovrà andare in consiglio comunale. “La Polizia Municipale – dicono il sindaco Orlando e il Comandante della Polizia Municipale Marchese – è tra i principali organismi di prevenzione e repressione di tutti quei fenomeni patologici, essenzialmente di carattere sociale, che tanto incidono sulla serena e civile convivenza dell’intera comunità e che mettono in grave pericolo la sicurezza urbana che è un bene pubblico di primaria importanza. Pertanto migliorare i servizi di Polizia Municipale è un obiettivo fondamentale, perché ha riflessi positivi sull’intera collettività”. Come detto si tratta di un atto di indirizzo che dà un’indicazione al consiglio, cui spetterà decidere.

Peccato che l’atto ai sindacati non sia proprio andato giù. Il parere del Ragioniere generale allegato alla delibera, oltre a sottolineare il fatto che i servizi dovranno essere realmente aggiuntivi rispetto a quelli già previsti e che bisognerà controllare se vengono fatti, dice anche che i soldi in bilancio al momento non ci sono. “Allo stato – scrive Bohuslav Basile – nel redigendo bilancio di previsione 2018-2020, non è previsto lo stanziamento della somma richiesta”. C’è poi la questione del salario accessorio, fondo nel quale dovrebbero confluire i milioni richiesti.

“Questa delibera è uno schiaffo a 6200 lavoratori, un atto di indirizzo vuoto nei contenuti e nella sostanza – dicono Nicola Scaglione del Csa, Raffaele Sanfratello della Cgil, Salvatore Sampino della Uil e Salvo Lo Gerfo della Cisl – Siamo stanchi del fumo negli occhi e vogliamo dal sindaco concretezza, ci convochi. Inoltre siamo in violazione della legge regionale 2 del 2014 che ha cambiato le regole in materia: nel 2016 e nel 2017 non abbiamo mai presentato il piano, quindi la Regione non ci metterà un euro e sarà tutto a carico del Comune, ma in bilancio non ci sono somme. E se il Comune ha gli otto milioni annunciati, chiediamo la riapertura della trattativa sul rinnovo del contratto che abbiamo chiuso perché non c’erano soldi e anzi vorrebbero togliere tre milioni. Inoltre, visto che siamo ad agosto, significa che abbiamo lavorato gratis per i primi sette mesi del 2018? Questa è una presa in giro dei lavoratori, siamo pronti allo scontro: basta proclami. Orlando così non è più credibile”.

Ma non è finita qui. Il Gabinetto del sindaco, in una nota dello scorso aprile, punta il dito anche contro il passato. Dal 2011 al 2013 non è stata richiesto l’inserimento di risorse nel fondo del salario accessorio, così come dal 2014 al 2016 per il fondo delle risorse decentrate, il che pone un problema di legittimità dei pagamenti effettuati. Nel 2017 i caschi bianchi hanno posto il problema, ma resta la criticità dei mancati impegni di spesa.

LE REAZIONI

“Dopo lunghi incontri e battaglie sia in consiglio comunale che nella commissione affari istituzionali, di cui sono componente, arriva l’approvazione del piano triennale 2018-2020 per il miglioramento dell’efficienza dei servizi della Polizia Municipale”. Ad affermarlo Sabrina Figuccia, Consigliere comunale di Palermo che prosegue:” si tratta di un obiettivo parziale, che se da un lato sembra dare respiro ai caschi bianchi per il presente e per il futuro, dall’altro non sana ancora la situazione per il passato. Tanti infatti sono i punti oscuri emersi durante le audizioni con Daniele Galici, dirigente sindacale della Ugl e con Francesco Bruno Presidente del Comitato nazionale dei diritti dei lavoratori della polizia locale, che devono essere chiariti. Inoltre prima di alzare i calici in segno di festa per un atto che rischia di rimanere vuoto, è necessario capire se le somme in questione verranno inserite in bilancio. Solo allora-prosegue Figuccia-i nostri uomini in divisa avranno ottenuto quanto previsto dalla legge.”

“L’approvazione da parte della giunta Orlando del Piano triennale 2018-2020 per il miglioramento dell’efficienza dei servizi di Polizia Municipale – dice il consigliere comunale Idv di Palermo, Paolo Caracausi – è un primo importante passo di un iter che adesso coinvolgerà il consiglio comunale. Sarà necessario trovare i fondi nel prossimo bilancio e apportare, lì dove possibile, migliorie e aggiustamenti. La maggioranza si farà trovare pronta e sarà al fianco dei lavoratori del Comune e in particolare dei vigili urbani, speriamo che le opposizioni facciano altrettanto senza cadere in sterili strumentalizzazioni. La Polizia Municipale svolge un servizio essenziale per Palermo e per i palermitani e a tutto il Corpo, guidato dal comandante Marchese, va il nostro ringraziamento per il lavoro svolto”.


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