Villaggio Valtur, Uiltucs: "Garantire livelli occupazionali" - Live Sicilia

Villaggio Valtur, Uiltucs: “Garantire livelli occupazionali”

POLLINA
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Il villaggio turistico Valtur di Finale di Pollina, nel Palermitano, chiude per ristrutturazione.

“La prossima stagione – si legge in una nota del sindacato Uiltucs – circa 130 lavoratori rimarranno senza lavoro. Per questo la Uiltucs Sicilia ha chiesto l’apertura di un tavolo istituzionale per garantire non solo il futuro dei dipendenti dell’azienda, ma anche di tutto l’indotto”.

“I lavoratori della Valtur – spiega il sindacato – fanno collocare il Comune ai primi posti, nella provincia di Palermo, della graduatoria della produzione del reddito. Bisogna garantire i livelli occupazionali di questa realtà in un periodo in cui l’economia siciliana è ben lontana dal superamento della crisi”.

Da due giorni sono in corso assemblee nella cittadina del Palermitano alle quali hanno preso parte il segretario regionale della Uiltucs, Pietro La Torre e il responsabile di zona, Giuseppe Sarrica. La Uiltucs chiede innanzitutto, all’azienda, che ai lavoratori stagionali sia data precedenza nella riassunzione oltre i limiti indicati dalla legge, ovvero fino alla riapertura del villaggio dopo la ristrutturazione. “Inoltre – spiega La Torre – non esistono oggi ammortizzatori sociali applicabili ai lavoratori della Valtur. Per questo chiederemo che il tavolo attivato all’assessorato regionale al Lavoro per l’accordo quadro sull’utilizzo degli ammortizzatori sociali in deroga, preveda l’estensione ai lavoratori stagionali del turismo dei benefici della Cassa integrazione guadagni speciale e quelli della mobilità in deroga”. La Uiltucs ricorda infatti che “nel 2010 sono stati impegnati 110 milioni di ero per questi ammortizzatori sociali straordinari, ma nella verifica di fine anno è risultato che ne sono stati impengati solo il 40%. Dunque la restante parte è rimasta bloccata e centinaia di pratiche sono rimaste inevase”. Il sindacato annuncia che si terranno nuovi incontri presso il Comune e con le altre sigle sindacali e delle associazioni di categorie. Non ultimo, sarà organizzato un sit in di protesta presso la sede del governo regionale per sensibilizzare le istituzioni su un problema che riguarda decine e decine di famiglie.


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