Violenza, adesso parlano le donne | "Noi vittime, niente castrazione" - Live Sicilia

Violenza, adesso parlano le donne | “Noi vittime, niente castrazione”

Commenti

    Ancora non si è capito che questo buonismo non porterà a nulla.Mi chiedo quale sia il problema delle persone per bene se ci fossero delle pene dure e severe.

    Boh allora siete strane voi e i buonisti. Cioè ogni giorno un uomo violentauna donna e voi donne non volete la castrazione del maschio violentatori.? Io da maschio sono per la CASTRAZIONE CHIMICA. SARÒ PREISTORICO, MEDIOEVALE MA A ME NON MI INTERESSA NULLA

    SINO A QUANDO LA VIOLENZA SULLE DONNE VIENE UTILIZZATA SOTTO SOTTO PER FINI POLITICI E PER CRIMINALIZZARE L’UOMO RIMARRÀ UN FENOMENO IRRISOLTO. ANZI PARLARNE IN QUESTO MODO, INCIGANTENTO ED ENFATIZZANDO IL PROBLEMA, NON SI FA ALTRO CHE AUMENTARNE I CASI. QUESTO NON SIGNIFICA CHE NON VA AFFRONTATO. MA VA AFFRONTATO PARLANDO DI VIOLENZA DI GENERE. CIOÈ PARLARE DI VIOLENZA TRA LE COPPIE, COMPRESA QUELLA CHE ESERCITANO LE DONNE SUGLI UOMINI. PERCHÉ IL FATTO CHE GLI UOMINI NON ESCANO ALLO SCOPERTO, PER VERGOGNA, SIGNIFICA CHE IL PROBLEMA NON ESISTE! ANZI IL FENOMENO È PIÙ DI QUANTO POSSIATE IMMAGINARE.

    Dall’uomo primitivo all’Homo Sapiens l’umanità ha sempre venerato la “Grande Madre” come magica autorità del femminile, saggia e tollerante, che dona la vita, consente la fecondità e la crescita. Solo dopo il 3.000 a C. la Dea Unica venne sostituita con il Dio maschio, che ha comunque assorbito in sé la qualità spiccatamente femminile di creare la vita. Il culto della donna lo ritroviamo ancora nel XII sec. quando la donna è riconosciuta irragiungibile e degna di adorazione, con l’uomo in posizione di inferiorità, come nel rapporto tra Don Chisciotte e Dulcinea, l’amore fonte e origine di tutto. Oggi purtroppo, in questa nostra epoca di imbarbarimento, invece di valorizzare la ricchezza e la sensibilità dell’universo femminile uccidiamo le donne.

    Ottime riflessioni.
    Non si tratta di buonismo, ma di visione della società. Una società che si chiude dentro le proprie violenze, sarà sempre più violenta. Non serve una severità vuota, serve che la società torni a pensare che può progredire, crescere, migliorare la qualità della vita.
    Adesso cercano di convincerci che con la pistola più facile, vivremo meglio.

    Come tutti gli ismi, il femminismo ha le sue enormi colpe e le donne oggi sono sempre più spesso carnefici piuttosto che vittime. Detto questo per gli stupratori occorre una pena più severa. La castrazione è invece un altro esempio di fanatismo e qualifica chi lo propone.

    Purtroppo caro amico i fatti ci dicono che in questo periodo storico la società è malata,e che le buone maniere servono a niente.Bisogna riportare le cose al posto giusto.E per farlo ci vuole autorità,pugno duro,severità.

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