Catania, la 19enne americana violentata: venerdì l'appello per tre catanesi

La 19enne americana violentata: venerdì l’appello per i tre catanesi

I condannati in primo grado sono tre ventenni ai quali il Gup ha inflitto 7 anni di reclusione.
IL PROCESSO
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CATANIA. Quel venerdì sera di tre anni fa la vittima, una diciannovenne statunitense che lavorava a Catania come baby sitter, non lo dimenticherà mai. Dopo averla fatta salire in macchina, tre suoi coetanei catanesi l’avrebbero portata nella zona isolata del porto turistico Rossi, a due passi dalla centrale piazza Europa, e violentata a turno. Uno stupro di gruppo.

Oggi i tre, a cui in primo grado il gup ha inflitto oltre 7 anni di reclusione con rito abbreviato, hanno impugnato le condanne in appello e venerdì prossimo in aula, dinanzi alla Corte di Catania, parleranno i loro legali. Poco più che ventenni, sono Roberto Mirabella, Salvatore Castrogiovanni e Agatino Valentino Spampinato.

Secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini e del giudizio abbreviato, la giovane vittima, che non parlava la lingua italiana ma la capiva perfettamente, fu approcciata dai tre in un bar vicino al teatro Bellini, mentre si trovava con un’amica. Le offrirono da bere e poi la convinsero a spostarsi in un altro bar. Giunti in strada, la obbligarono a salire in macchina e la trascinarono nella zona del porto turistico, dove abusarono a turno di lei, prima di riportarla a casa.

A quel punto, dopo una notte da incubo, lei trovò il coraggio di raccontare tutto a sua madre e alla sorella, che la incoraggiarono a chiedere aiuto alla famiglia presso cui lavorava. Contattarono un ufficiale dell’Arma dei carabinieri, che indicò la strada giusta: presentarsi in caserma a denunciare.

Gli investigatori della stazione di Piazza Verga, coordinati dai magistrati della Procura di Catania, hanno identificato i violentatori e li hanno messi sotto indagine. Il processo di primo grado, poi, si concluse con le condanne. Nel frattempo la giovane è tornata a vivere nel suo Paese.


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