Violenza su giovane incinta| Arrestato il compagno - Live Sicilia

Violenza su giovane incinta| Arrestato il compagno

In un paese nei monti agrigentini
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La violenza, la subordinazione, il terrore di non farcela da sola. Devono essere stati questi i motivi che hanno spinto una giovane di San Biagio Platani, piccolo centro tra i monti agrigentini, a rimanere con il suo presunto persecutore. Perchè non vi è nulla di più subdolo di un amore che si trasforma in tutte le declinazioni del suo opposto. La giovane ventiquattrenne, incinta, è arrivata priva di forze, provata per le troppe percosse nell’ambulatorio Asl della Guardia medica del paese.

Non ce l’ha fatta più, è stata costretta a uscire allo scoperto, vincendo le remore di chi vive nei paesi minuscoli e deve fare finta che vada sempre tutto bene, non fosse altro che per salvare la faccia. Dall’allarme della donna, alla denuncia, il passo è stato breve. A intervenire sono stati i carabinieri della locale stazione e quelli della compagnia di Cammarata, tutti agli ordini del capitano Alessandro Trovato. L’uomo, S. F., presunto artefice della violenza, compagno della donna, padre del bimbo che la giovane porta in grembo, è stato arrestato. L’uomo, al momento dell’arresto, era ubriaco, come riferisce una nota stampa dell’Arma e in preda al delirio violento si è scagliato anche contro i carabinieri. Una volta arrivato in caserma ha iniziato a distruggere quanto gli si parava davanti. Una scena complessa anche per i carabinieri, che hanno stentato prima di domare la furia violenta dell’uomo.

Adesso il compagno della donna si trova in carcere, la sua convivente è al sicuro,affidata alle cure dei sanitari. Per il ventiquattrenne di San Biagio Platani le accuse sono quelle di di maltrattamenti in famiglia, violenza privata, minaccia, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali , danneggiamento e oltraggio. Non è il primo episodio del genere che si conta tra i piccoli centri della montagna agrigentina. Non è la prima volta che, per arrivare alla denuncia, si debba prima passare per l’anticamera del rischio più grande.


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