PALERMO – “Vivo tra le nuvole ma so cosa fare”. Antonio Zichichi, in un’intervista pubblicata oggi dal Fatto Quotidiano, definisce amore ai confini dell’incoscienza il suo avere accettato di entrare a far parte della squadra di governo crocettiana. Mentre ribadisce il suo background di scienziato di fama mondiale, il neo-assessore resta vago sui progetti che ha in mente per la Sicilia.
“Spero di poter dare una mano”, dice Zichichi che però precisa: “Mi sembra che sul valore delle mie scoperte e invenzioni, formidabilmente giunte sino a noi, non sia più lecito dubitare. Ne ho messe in fila più di chiunque altro”. Quanto queste invenzioni si riveleranno decisive per rilanciare il settore culturale siciliano non è dato sapere, visto che alla domanda su quali siano i suoi progetti per la Sicilia, il professore rimane molto sul vago, parlando di matematica, che non mente, e di democrazia, che è imperfetta, ma “questa abbiamo e questa ci dobbiamo tenere” .
“Progetti per rallegrare l’eterno dramma siciliano? A decine – risponde -. Bisogna vedere cosa si potrà fare”. Il professore, che si definisce liberale e moderato, assicura di non avere pregiudizi né vincoli che non siano scientifici. Secca la replica ai “detrattori”: “A me interessa solo il giudizio della comunità scientifica e lì non c’è uno solo che mi sia nemico”.