Vucciria, il piano della Bazzi:| case popolari e spazi aperti - Live Sicilia

Vucciria, il piano della Bazzi:| case popolari e spazi aperti

L'assessore in consiglio comunale ha fatto il punto della situazione: "Domani un nuovo sopralluogo, mezza piazza sarà riaperta nei prossimi giorni. Per quella interessata dal crollo serviranno due o tre mesi. Dieci immobili comunali sono pericolanti, vanno messi in sicurezza e usati per l'edilizia residenziale".

SALA DELLE LAPIDI
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Un'immagine del crollo alla Vucciria

PALERMO – Edilizia residenziale pubblica: è questo il progetto a cui l’assessore Agata Bazzi lavora per riqualificare una decina di immobili pericolanti del centro storico, tra cui anche il Loggiato dei Catalani crollato a piazza Garraffello la scorsa settimana. Una destinazione che, a dirla tutta, non è una novità per la palazzina della Vucciria. Più di 15 anni fa, infatti, il Comune aveva già avviato le procedure per l’esproprio (visto che solo metà è di proprietà di piazza Pretoria) e approntato un progetto per farne case popolari.

Progetto che adesso l’assessore ha ripreso in mano e modificato, come ha spiegato al consiglio comunale riunito per discutere del crollo. “La mia idea, che però va sottoposta alla giunta e al consiglio – ha detto la Bazzi – è di realizzare edilizia popolare ai piani superiori, mentre a piano terra botteghe e uno spazio aperto che coinvolga anche le altre piazze vicine”. Per il momento non è nemmeno stato quantificato il costo di un intervento del genere, che andrebbe però finanziato con i residui della legge regionale. L’intenzione dell’assessore è anche l’apertura di una mensa e di un dormitorio per i poveri.

L’intervento in Aula, inoltre, è servito anche a fare il punto sulla situazione della piazza. “Ho chiesto l’allargamento della procedura di somma urgenza a tutto l’isolato – ha spiegato l’assessore – proporrò inoltre al consiglio la riapposizione del vincolo di pubblica utilità, che prevede l’esproprio, con un atto di indirizzo della giunta. Domani o dopodomani l’impresa potrà iniziare i lavori di messa in sicurezza, siamo in costante contatto con la magistratura: se tutto va bene in pochi giorni apriremo metà piazza, quella non interessata dal crollo, mentre per la parte del Loggiato dei Catalani serviranno due o tre mesi”.

L’assessore ha inoltre ventilato la possibilità che dirigenti e funzionari siano destinatari di avvisi di garanzia, viste le indagini in corso. I tecnici del Comune hanno effettuato continui sopralluoghi in questi giorni, certificando il buon andamento dei lavori di messa in sicurezza cominciati dai proprietari dei vari palazzi della piazza, e domattina è prevista una nuova riunione per fare il punto della situazione.

Il clima, in Aula, non è stato dei migliori con diversi interventi critici nei confronti dell’amministrazione tra cui quelli di Loris Sanlorenzo (Pd) e Pino Faraone (Megafono). L’Idv ha presentato un ordine del giorno per l’avvio di un piano di monitoraggio degli edifici a rischio. Nei prossimi giorni si terrà una seduta ad hoc sul centro storico.

 


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