Windjet, la beffa dei rimborsi |Solo il 5% ai passeggeri - Live Sicilia

Windjet, la beffa dei rimborsi |Solo il 5% ai passeggeri

Il prossimo 19 luglio avrà luogo l'udienza innanzi al Tribunale di Catania per l'adunanza dei creditori, e quindi anche dei passeggeri. (Nella foto i passeggeri in aeroporto durante i disagi dello scorso anno)

La denuncia di Confconsumatori
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Catania  – Oltre al danno, la beffa: un rimborso del 5% e nessun risarcimento per i passeggeri Wind Jet. Dopo ormai quasi un anno, la vicenda di Wind Jet si avvia al suo triste epilogo, almeno per i passeggeri. “Avevano promesso tutto ed il contrario di tutto – spiega Carmelo Calì, responsabile nazionale del settore Turismo e Trasporti di Confconsumatori – la new company, il concordato di continuità, l’orgoglio di una compagnia siciliana, il rafforzamento della mobilità per i siciliani, l’approccio sempre più facile per i turisti, addirittura il nuovo emblema dai colori campanilistici accattivanti. E sopratutto le rassicurazioni per i passeggeri, che, così fu detto, dovevano restare calmi perché rimborsi e risarcimenti sarebbero arrivati”.

“Ma, – continua Calì – mentre le altre compagnie si spartiscono le spoglie degli slot, per i passeggeri e arrivata solo la beffa di un rimborso irrisorio del 5% e nessun risarcimento. Addirittura leggendo il provvedimento del Tribunale di Catania apprendiamo che la proposta iniziale della compagnia era dell’1%, più ridicola che irrisoria! Cosa fare? O bere o affogare: e questa la soluzione proposta da WJ con il concordato liquidatorio”.

Il prossimo 19 luglio avrà luogo l’udienza innanzi al Tribunale di Catania per l’adunanza dei creditori, e quindi anche dei passeggeri, convocati con la pubblicazione del decreto su Il sole 24 ore e La Sicilia, già avvenuta. In quella sede se la maggioranza dei creditori esprimerà voto favorevole il concordato si riterrà approvato. I passeggeri sappiano che le norme procedurali prevedono l’equiparazione della mancata espressione del voto al voto favorevole: chi non vota, quindi, vota a favore. Se il piano sarà approvato ai passeggeri spetterà quanto ivi previsto e quindi, ad esempio, a chi pagato 70 euro per un biglietto spetteranno solo 3,50 euro.

“Confconsumatori – conclude Calì – esprime il proprio disappunto nei confronti di una soluzione, che penalizza fortemente i passeggeri, e che allo stato non presenta alternative credibili di miglioramento. Tutti i passeggeri che vorranno esprimere il loro voto contrario potranno farlo direttamente oppure tramite l’associazione che ha attivato un servizio di assistenza con i propri sportelli”.

 


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