Zamparini: "Bene il pari col Genoa |Non stimo Gasperini come uomo" - Live Sicilia

Zamparini: “Bene il pari col Genoa |Non stimo Gasperini come uomo”

Gasperini e Zamparini insieme

La prima partita contro il tecnico della retrocessione in serie B lascia soddisfatto il patron rosanero, intervistato da LiveSicilia Sport, che però non le manda a dire sul suo comportamento: "È uno dei pochi allenatori che non stimo come uomo. Il rigore? Pinilla se li procura proprio così".

PALERMO – Potevano essere tre punti ma niente drammi. Il Palermo torna da Genova con la consapevolezza di aver giocato una partita più che positiva, a dispetto di un pareggio che non consente il tanto sperato salto di qualità in classifica. Resta comunque un punto conquistato in uno dei campi più difficili della serie A, contro un Genoa che, al momento, è tra le squadre più in forma del campionato. Si può restare soddisfatti anche senza vittorie, l’importante è prenderla con filosofia. Esattamente come ha fatto Maurizio Zamparini, che ha accettato serenamente il verdetto del campo di Marassi al termine di novanta minuti combattuti fino alla fine. Un pareggio che può andar bene dunque, come ammette lo stesso presidente del Palermo a LiveSicilia Sport: “Palermo e Genoa sono due squadre che stanno bene. Ieri sera poteva vincere una o l’altra squadra, ci sta bene anche il pareggio”.

Quello che invece non va giù al presidente è il “trattamento” delle moviole nel post-partita: “Quello che mi ha dato fastidio – ha proseguito Zamparini – è stato il replay di Sky nel finale sul presunto fallo da rigore subito da Pinilla”. L’attaccante cileno, che Zamparini conosce bene, ha protestato a lungo per un contatto avvenuto in area di rigore nei minuti di recupero: “Lui è uno che si procura i rigori proprio così – tuona il presidente del Palermo – e loro hanno fatto vedere la ripresa solo da dove arrivava la palla. Se l’avessero fatto vedere dalla porta, si sarebbe visto che Pinilla è andato addosso a Muñoz”. Al coro di proteste per il mancato rigore si è unito anche il tecnico Gian Piero Gasperini, altra vecchia conoscenza rosanero, del quale però Zamparini ha ricordi pessimi: “Gasperini è uno dei pochi allenatori che non stimo come uomo”. Strascichi che si protraggono dall’anno della retrocessione del Palermo, quando Gasperini firmò addirittura un contratto con clausola anti-esonero: “Lasciamo stare, sono cose del passato che voglio dimenticare”, ammette a tal proposito il patron rosanero.

Scordiamoci il passato, godiamoci il presente. Se Gasperini e le polemiche per il rigore richiesto da Pinilla sono ormai argomenti superati, Zamparini può continuare a lustrarsi gli occhi davanti alle giocate di Paulo Dybala. Non solo lui, però, perché tutta la piazza palermitana, dopo due anni di attesa, può finalmente gioire per l’esplosione dell’attaccante argentino. Zamparini però “bacchetta” chi, a differenza sua, aveva iniziato a mugugnare per le prime prestazioni poco convincenti della Joya: “A Palermo fischiavano Cavani, fischiavano Pastore, fischiavano Ilicic ed Hernandez. Mi sono abituato a queste cose qui, so di avere giocatori di ottimo valore come Dybala, Vazquez, Belotti, Čočev e Quaison. Sono sicuro che con loro il Palermo farà bene”. E quando gli si chiede se adesso l’investimento sta dando risultati positivi, Zamparini è chiaro: “Non sono cretino, andate un po’ a vedere quanto l’ho pagato. L’investimento sta pagando bene, come al solito”.

Eppure non è solo grazie a Dybala che il Palermo ha ripreso a macinare gioco. Terza partita consecutiva dal primo minuto per Enzo Maresca e terza prestazione positiva per i rosanero, anche se il regista è apparso meno ispirato rispetto alle ultime apparizioni. Al di là dell’errore che ha portato al gol del Genoa, però, lì in mezzo Maresca si è confermato come il faro del centrocampo di Iachini. Sembrava avesse perso il posto da titolare ma in realtà, come afferma il presidente Zamparini, il giocatore è sempre stato nei piani del tecnico e della società: “Maresca son già un po’ di partite che gioca, prima non giocava per infortunio. È stato operato di appendicite ma quando si è messo a posto è rientrato a giocare. Non è che quel posto lì gli era stato tolto”. Un’ultima battuta, infine, su una classifica che sarebbe potuta essere più benevola con la vittoria a Genova. Non è però da Marassi che Zamparini si porta dietro dei rimpianti: “Mancano due punti con l’Udinese, due con la Samp, ma anche qualche punto da altre parti. Pareggiare col Genoa ci sta”.


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