PALERMO – La salvezza, ormai, è il passato. Maurizio Zamparini pensa al futuro, col Palermo in Serie A e magari con qualche socio pronto a dare nuova linfa ad una società con rinnovate ambizioni. La stagione appena conclusa è solo una pagina da voltare al più presto possibile e il patron, intervistato da Radio Kiss Kiss, è pronto a rilanciare nella speranza di trovare nuovi investitori: “In questi giorni – ha ammesso il patron rosanero – avrò un colloquio con possibili soci provenienti dall’estero, per costruire un Palermo ancora più forte”. Una volontà di lasciare il club in mani più sicure ribadita più volte dallo stesso Zamparini: “Non sarò io il presidente del Palermo, troverò qualcuno da mettere al posto mio”.
Dopo un’annata del genere, d’altronde, staccare la spina è fisiologico. Troppi errori di gestione e troppa confusione nell’arco di un solo campionato, che comunque non è terminato in tragedia grazie ad un dietrofront in extremis: “L’esperienza di quest’anno ci sarà utilissima – prosegue Zamparini – e Ballardini resterà in panchina”. Una conferma guadagnata sul campo, ma non è la sola: “Faremo la squadra insieme: io, lui e Di Marzio”. Anche per il consulente arrivato al termine della stagione, dunque, è in vista una nuova poltrona. Forse da direttore sportivo, o forse da amministratore delegato: “Io purtroppo non sono mai a Palermo – ammette il patron – ho scelto Di Marzio perché mancava una figura di esperienza. Lo ringrazio perché ha portato una ventata di entusiasmo ed esperienza. Spero che resti come mio collaboratore personale, non del Palermo”.
Il mercato, dunque, si dovrebbe fare con Di Marzio ancora alle dipendenze di Zamparini. Tra le varie mosse in programma in viale del Fante, c’è l’imminente cessione di Franco Vazquez. Sul suo futuro, però, Zamparini è sibillino: “Credo che i grandi club non si stiano facendo avanti per evitare di far lievitare il prezzo. Ad oggi è il trequartista più forte sul mercato, è un giocatore completo”. In attesa di conoscere la sua nuova destinazione, il patron lo vedrebbe bene in Italia: “Andrebbe bene alla Juventus, ma anche al Napoli o alla Roma, dove farebbe benissimo il falso nove. Poi non so cos’abbia in testa De Laurentiis per il mercato, ma di sicuro non mi ha chiesto Vazquez”.
Un Palermo senza Vazquez, però, è un Palermo indebolito. Dopo essersi salvati all’ultima giornata, bisognerà intervenire sul mercato per evitare nuove catastrofi. Intanto si parte dalla base attualmente in forza al club rosanero, con la consapevolezza di essere incappati in un’annata senza precedenti: “Siamo riusciti a raddrizzare una situazione disperata – conclude Zamparini -. Quattro anni fa retrocedemmo con una rosa più forte, con Miccoli, Dybala e Munoz. Quest’anno, con uno dei migliori giocatori della Serie A qual è Franco Vazquez, ce l’abbiamo messa tutta. Per noi è come se fossimo stati promossi di nuovo in Serie A”.
