Zamparini paga e sistema i conti | Gli effetti positivi dell'inchiesta - Live Sicilia

Zamparini paga e sistema i conti | Gli effetti positivi dell’inchiesta

Maurizio Zamparini

Molte cose sono state messe a posto e c'è fiducia: "Il Palermo non fallirà".

PALERMO – L’inchiesta della Procura di Palermo e l’istanza di fallimento, comunque andrà a finire, hanno già prodotto un risultato. Maurizio Zamparini ha messo mano al portafogli. A cominciare dagli 11 milioni con cui la società lussemburghese Alyssa, riconducibile alla famiglia Zamparini, ha sborsato una grossa fetta dei soldi promessi per comprare la Mepal e il marchio per il merchandising.

Il presidente del club, Giovanni Giammarva, ribadisce che “i conti della società erano e sono a posto, valutazione che è rimasta inalterata anche in presenza dell’istanza di fallimento. Anzi proprio per effetto di tale provvedimento, e considerato che tutto è sempre perfettibile, si è colta l’occasione, sulla base delle osservazioni rappresentate dalla Procura di Palermo, di effettuare una serie di verifiche, approfondimenti e interventi che sicuramente hanno contribuito a rendere sempre più trasparente e rigorosa la rappresentazione dei fatti economici e patrimoniali”.

In particolare, fanno sapere dal club di viale del Fante, che è stato azzerato il contenzioso fiscale (in parte attraverso il pagamento del debito in parte attraverso una rateizzazione concordata con l’agenzia dell’entrate); è stato versato un milione e 800 mila euro di Iva per il 2014 (“Motivo per cui il Tribunale di Palermo ha emesso la sentenza di non doversi procedere nei confronti di Zamparini”:

In casa rosanero, a conti fatti, dicono che dei 63 milioni di debiti, contestati dalla Procura ma ritenuti non veritieri dalla società, ne resterebbero circa 19 milioni “per effetto di compensazioni e transazioni”. E anche il passivo rimasto sarà coperto con future operazione già programmate indipendentemente dalle indagini. Molte cose sono state messe a posto. Basterà per evitare il fallimento? In viale del Fante sono molto fiduciosi. 

“Passare al vaglio dell’autorità giudiziaria (Procura della Repubblica e Tribunale civile sezione fallimentare – spiega Giammarva – sta consentendo alla società di presentarsi nella forma più trasparente e limpida anche agli occhi di tutta la collettività palermitana che rappresenta la vera titolare della società, di potenziali soggetti interessati a forme di collaborazione o di investimento e ciò ovviamente grazie allo stimolo ricevuto dalla Procura di Palermo”.

Per completare quello che viene definito un “percorso virtuoso” in casa rosanero stanno pensando “grazie anche alla professionalità della struttura amministrativa e legale all’istituzione di un comitato etico il cui compito sarà quello di monitorare preventivamente e costantemente la moralità e la capacità finanziaria dei soggetti con i quali la società intratterrà rapporti economici e finanziari”.


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