PALERMO – Le multe per chi sfora sulle strisce blu? Per ora l’Amat le farà ugualmente, almeno fino al due aprile. Venerdì scorso in tanti tra gli automobilisti, anche a Palermo, avevano esultato: con una risposta a un’interrogazione parlamentare, il ministero dei Trasporti guidato da Maurizio Lupi ha infatti sancito l’illegittimità delle sanzioni per chi lascia la vettura nelle zone a pagamento oltre l’orario pagato con l’acquisto del ticket. A chi sfora si può chiedere solo il pagamento delle ore in più, senza alcuna sanzione.
Una presa di posizione che se da un lato ha fatto gioire chi di multe ormai ne ha collezionate a bizzeffe, dall’altro ha mandato in tilt i comuni che temono i ricorsi ma soprattutto i mancati introiti. Un piccolo terremoto che ha costretto il sindaco Leoluca Orlando a convocare, per mercoledì 2 aprile, la Polizia municipale, l’Avvocatura comunale e gli assessori al ramo e capire come dovrà muoversi Palazzo delle Aquile.
“Per il momento l’Amat continuerà a fare le multe – precisa però l’assessore alla Mobilità Tullio Giuffrè – verificheremo la situazione con attenzione e ci atterremo alle disposizioni, ma prima dobbiamo capire la situazione”. Anche perché chi le multe le ha già pagate ha ben poche speranze di poter rivedere i soldi, mentre chi ha ricevuto la sanzione da meno di 60 giorni può rivolgersi al Prefetto o al giudice di pace se da meno di 30. Il Comune, per il momento, non sembra avere però intenzione di annullare le multe o di fermare gli ausiliari del traffico.
Anche perché la situazione non è affatto chiara, almeno per il momento. I comuni di tutta Italia, infatti, stanno studiando le carte e sono pronti a rifarsi sia a una sentenza della corte di Cassazione che a una della Corte dei Conti, che in entrambi i casi ammettono la possibilità delle multe a chi sfora l’orario e nel secondo condanna addirittura un concessionario che non multava. Una confusione sorta, pare, in seno allo stesso ministero. Adesso tutto è rimandato al vertice del due aprile, ma da qui ad allora l’Amat non riporrà i taccuini. Che al ministero piaccia o no.
“A Palermo oltre all’Amat c’è l’Apcoa – dice il presidente di Federconsumatori Lillo Vizzini – con quest’ultima che non eleva multe ma penali, con una differenza che è sostanziale: mentre una multa può essere riscossa con la cartella esattoriale, la penale no. Detto questo, il Comune sbaglia a non prendere un periodo di riflessione almeno finché non si avranno certezze: così si intaseranno gli uffici del giudice di pace. Non è una decisione assennata, in questo momento le multe per lo sforamento dell’orario sono illegittime”.